La sezione Mnemosofie è dedicata alla memoria individuale e storica.

Una delle peculiarità di Morfoedro è quella di riservare, in ogni sezione, uno spazio dedicato alla poesia che "dice" i luoghi e la memoria e che parla delle e alle altre arti. In Mnemosofie la poesia racconta nostalgico il ricordo di terre vissute nell'infanzia.

Vetrina

Recensioni

LE MANI CHE PLASMANO ASCOLTANDO L’ANIMA: I FEKETE. La scultura urbana, pubblica e privata di tre generazioni di scultori europei a confronto, di Ferdinando Zanzottera

Scritto in occasione della mostra I Fekete tre generazioni di scultori europei a confronto. Dall’Ungheria alla terra briantea, il volume non è relegabile a mero ruolo di catalogo. Il saggio traccia infatti un ampio quadro storico in cui colloca l'operato di tre generazioni di scultori europei che hanno vissuto e testimoniato i cambiamenti sociali e politici del continente.

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Articoli

Eravamo così. Ghedi del Novecento: luoghi, giochi, usanze e credenze di Celeste Chiappani Loda

Il volume ricostruisce, per brevi cenni e attraverso il recupero dei toponimi d'origine, di proverbi, di modi di dire e di cognomi che hanno assunto valore antonomastico, la storia e il vissuto quotidiano del paese di Ghedi, nella bassa bresciana.

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Articoli

Della memoria

Parlando di ricordi si pensa immediatamente alla memoria, facoltà straordinaria dell'uomo. Uno sforzo di concentrazione che ci isoli da quanto ci circonda ed eccoci immersi, più o meno profondamente, in situazioni, fatti, sensazioni, atmosfere del nostro passato.

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Articoli

Storia della Misericordia di Castagneto Carducci, di Giacomo Pantani

Le associazioni di volontariato nacquero nel Medioevo all'ombra delle chiese e delle comunità religiose. Si trattava di adempiere alle Sette Opere di Misericordia Corporale: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi e i carcerati e seppellire i morti.

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Opere

In mio figlio vivrai per sempre di Rita Amabili-Rivet

Fa più caldo del normale in questo inizio di ottobre.

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Opere

Straniero

Sì, lo doveva proprio ammettere: era vecchia. Vediamo un po': novant'anni. Anzi, novantuno fra un paio di mesi.

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