Mai troppo ricchi di Judith Gould

Arnoldo Mondadori Editore, 1992

Copertina libroUn ambiente dai risvolti spesso impensabili. La lotta spietata in nome di potere e denaro: per mantenere ciò che si è raggiunto e per avere sempre di più (non si è infatti "mai troppo ricchi", dirà Nanette Carlisle, seconda moglie dello stilista Antonio de Riscal).

Un giallo dove l'identità (assolutamente insospettabile) dell'assassino seriale è dato scoprirla solo nelle ultime pagine.

Un feuilleton dove - da feuilleton che si rispetti - accanto alla trama principale vengono presentate altre sottotrame che si intrecciano tra loro.

Una ridda di personaggi, ognuno coerente con se stesso, ma tutti esagerati, esasperati nei loro comportamenti. Tanto che, alle volte, ci si sente come all'interno di un telefilm "made in USA" della peggior specie: si veda ad esempio l'improbabile inseguimento della modella Billie Dawn e del medico Duncan Cooper, chiusi nella Ferrari nuova di zecca di lui, da parte di Snake, ex ragazzo di Billie: un inseguimento assurdo, con tanto di Harley-Davidson che vola, di feroci tamponamenti alla Ferrari, di Snake che percorre in velocità un gran pezzo di strada strisciando con il sedere sull’asfalto, di scoppio della moto che lascia incolume chi la cavalcava.

Ecco, questo è Mai troppo ricchi, il bestseller di Judith Gould, che si apre con una scena di sesso violento per poi presentare una dei protagonisti: Edwina G. Robinson di ritorno da una sfilata di moda per conto dello stilista Antonio de Riscal, presso il quale lavora. Ci troviamo di fronte ad una donna di successo, divorziata dal dottor Duncan Cooper e desiderosa (desiderio che ad un certo punto diventerà una vera e propria ossessione) di fare la disegnatrice di moda con una propria etichetta: la "Edwina G."

Accanto a lei si muove l'unica e viziata figlia, Hallelujah Cooper, che diventerà modella presso la casa di modelle di Olympia Arpel. Quell' Olympia Arpel che aveva, qualche tempo prima, raccolto letteralmente dalla strada la bellissima Shirley Silverstein, consacrandola ad una carriera strepitosa come modella dopo averle mutato il nome in Billie Dawn.

Accanto ad Edwina si muove anche il suo ritrovato ex boyfriend, R. L. Shacklebury, il quale - dopo una corte convinta e convincente - riuscirà a fare di lei la sua compagna. E si muovono i coniugi de Riscal, Antonio e Anouk, ricchi e potenti. Anouk, poi, ricca e potente lo è in modo spietato: una donna che riesce a sistemare qualsiasi incidente diplomatico occorso nella "high society" muovendo tutti come pedine dei propri intrighi.

Indubbiamente si tratta di un libro che coglie e che si fa leggere d'un fiato; un libro che vale la pena leggere - nonostante le esagerazioni su cui poggia -  perché dà un interessante spaccato degli Stati Uniti.

Non mancano le scene di sesso, le cui descrizioni sono estremamente esplicite e funzionali solo alla cassetta, tuttavia mai volgari. Nemmeno quella dello stupro subito da Shirley lo è: si tratta, piuttosto, di una scena dove sono raccapriccio e violenza a raggiungere l'apice.

Lo stile è brillante e ricco di similitudini e di battute gustose. Eccone tre fra le molte che potrei citare:

"Anouk aveva mentito così bene e così a lungo sulla sua vera data di nascita che la realtà si era offuscata e lei aveva davvero dimenticato quanti anni effettivamente aveva."

"Se le madri avessero avuto la patente, la sua le sarebbe stata ritirata."

"I capelli […] avevano un aspetto e una consistenza quasi umani, raccolti in una corta coda di cavallo che partiva proprio dalla cima del capo. Come una delle figlie degli Antenati cavernicoli, ma senza l'osso."