Se errare è umano, perseverare è garrapiano

Gianluca Garrapa: Errori (I), Pasturana, puntoacapo, 2023

 

Scheda libro. 1

Contenuto. 1

L'autore. 1

 

Scheda libro

La copertina della silloge.

Titolo: Errori (I)

Autore: Gianluca Garrapa

Genere: poesia

Editore: puntoacapo

Anno di pubblicazione: 2023

Pagine: 64

ISBN: 9788866794301

Il contenuto

In che cosa consiste l'errore? Gianluca Garrapa lo indaga con la sua silloge poetica Errori (I). Ma non lo fa attraverso la scrittura poetica: lo fa attraverso le strutture che, attorno all'errore, si coagulano e creano poesia visiva con lacerti; con riscrittura di frammenti errati esposti in versi di "senso compiuto"; con poesia sovrapposta a prosa sconnessa; con ripetizioni di uno stesso componimento poche pagine più in là.

(Virgolette d'obbligo, quelle che ho usato, perché il senso garrapiano, senso lo diventa attraverso l'apparente non senso collocato sulla pagina, nero su bianco.)

Quasi una critica degli scartafacci di continiana memoria, la silloge, che non ha però lo scopo di ricostruire filologicamente il processo della creazione: vuole piuttosto lasciare tracce perché il lettore-soggetto cercante faccia cosa propria non ciò di cui è in cerca, bensì quel ciò-oggetto da cui è cercato e che perciò  - in un ribaltamento di ruoli - diventa ciò-soggetto, mutando il cercante in lettore-oggetto. Oggetto - si badi bene - fondato sul concetto di privilegio e non su quello di manipolazione.

Infatti, addentrandosi nel coacervo di frammenti-isola a tutta prima incomprensibili, non si prova spaesamento: si è mossi, piuttosto, da avida curiosità che subito diventa sfida: non a comprendere, non a cercare, ma a essere cercato in quel magma, e a stupirsi d’aver ricevuto - attraverso tale pratica -  la propria collocazione di essere vivente.

Il passo ulteriore: i versi che ho definito entre guillemets di senso compiuto, si sostanziano della congerie di errori e generano altra poesia: quella non scritta, che il lettore stesso - epicentro senziente e cercato - genera (forse a propria insaputa) con il suo essere Cosa che vive.

Quindi il valore di Errori (I) è, sì, la poesia dove metafore splendide e arrabbiate, addolorate e terse tengono egregiamente ferma la barra del timone, ma soprattutto è quel gioco nel contempo freddamente intellettuale eppure così umano, che, attraverso l'indagine dell'errore agìta nel modo illustrato sopra, attira per farsi scoprire permettendo a sua volta all’Attirato di contorcersi e distendersi, di leggersi, di scoprirsi, di aderire a se stesso perché non la perfezione è latrice di poesia, bensì l'imperfezione, il vago, l’incompiuto, il diradato. In un'espressione: la divina "sproporzione" che tutti ci diversifica e tutti ci accomuna.

L'autore

Gianluca Garrapa è nato nel 1975 a Castrignano de’ Greci (Lecce), si occupa di scrittura desiderante e radiofonia, descrittura cromatica e asemica, comicità di ricerca, indaga le possibilità creative nei campi dell’errore e lavora come conduttore di laboratori di scrittura desiderante e counseling creativo in ambito scolastico, psichiatrico e privato. Ha pubblicato il saggio Percorsi Creativi, pratiche di psicoanalisi laica (con AA.VV. e curatela, Meltemi, 2022); Pagina bianca (Miraggi, 2020), di fantasmi e stasi. transizioni (Arcipelago Itaca, postf. Gabriele Frasca, 2017); La cosa (Ensemble 2020); Un ronzio devastante e altre cose blu (Terra d’Ulivi 2018, postfazione Paolo Zardi, racconti); Il 23 agosto, un piattello di segreti (Eretica 2018).

Situazioni poetiche videoperformative: Voceluceburattini, 1998, Arsenale Cult, Pisa; Lettura di Maschere, 1998, Pontedera;, 1998, Teatro del Tè, Pisa; Caosa, 2003, Pisa. Premi: Pagliarani 2017; Paul Celan 2018; Luigi Malerba 2022; Torino Gli Assenti Inedito 2023; Bologna in Lettere 2023.


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