Fenomenologia del silenzio di Anna Rita Merico

Napoli, Musicaos, 2022

Scheda libro

La copertina del volume.

Titolo: Fenomenologia del silenzio. Poesie 2004-2021

Autore: Anna Rita Merico

Editore: Musicaos

Anno di pubblicazione: 2022

Pagine: 344

ISBN: 1280202394

Con uno scritto di Luciano Pagano

Il contenuto nelle parole dell'autrice

«Una silloge nata come raccolta di testi precedentemente editi (Segnate pietre, In the process of writing, Dall’angolo bucato entra memoria) ed una raccolta inedita (Una parola si bea, al sole, pulsando infinita).

Scorrendo i testi poetici si legge il movimento del percorso che ha segnato gli anni di ricerca. Evidente la provenienza della scrittura da una lunga pratica filosofica. Esplicativo e denso il saggio di Luciano Pagano che chiude il lavoro e apre ad una lettura attenta e al senso, come sostiene l’Autore, di “una poesia che sia essa stessa il luogo della riflessione… luogo per l’apparire del fenomeno che accade.”

Insistente la domanda sulla rifondazione della parola, su quella continua attività di cesello che è all’origine d’ogni cosa e che ci consente di dire il mondo.

“Al centro del livido umore/il Minotauro ronzante/modellava/spargeva le mancanti vocali dell’incompiuto alfabeto”

Insistente, ancora, il richiamo alla dimensione generante del pensiero pre-socratico. Quel pensiero intriso di mito e di stupore, attraverso il quale, in forma poetica, affermo la necessità di tornare a rammemorare le origini dei processi di umanizzazione. È una poetica attenta ad una memoria che affonda chiara nel Mediterraneo di cui affiorano simboli come resti di un’antica città: templi, celle, giardini, mercati offrono la possibilità di dire di consessi in cui ciò che si scambia è il senso di un arcano sentire che rimanda a gesti essenziali, sacri, fondanti.

“Con le orecchie dell’anima/ascoltarono dalla bocca di Academo/le storie di luoghi nascosti/di umidi anfratti/di sacre cime/Lui narrò del mercato di Xanthè/lì dove spezie e incensi s’ingolfavano dall’Oriente delle acque del Dodecaneso…/lì dove le rotte s’intrecciavano portando i venti/nelle sacche gonfie delle memorie/di Candia ed Herakleion…”

Il titolo del lavoro è tratto da un testo presente nella silloge. Un testo lento e ricco di suggestioni. Un testo che trasforma il silenzio in essere. Il silenzio assume forma, si dice rappresentandosi ed evocando. Il silenzio come entità ontologica che dona peso e spessore. In Dall’Angolo bucato entra memoria sono palpitanti di vita alcune località poste tra Eboli e Gravina: è intorno ad esse che colloco la radice del significato del mio poetare a Sud, della centralità della relazione con i luoghi del pensiero meridiano.

“Suoni di terre dimenticate/terre accese dalle infinite luci di cangianti cieli/la luce m’insegue/lungo dismesse interpoderali/la pietra inizia a dire di sé/giallo tufaceo/giallo di malarici incanti/giallo di attesi grani/giallo di bruciati lucori”

Nella silloge il suono arcaico della pietra, i luoghi delle antiche ritualità, i segni dei passaggi delle civiltà, eroi dell’andare mitologico, il trascorrere ciclico del tempo che porta in sé legami forti con la natura e i suoi movimenti di apparizione-sparizione, le rotte delle cartografie che sono tracciati dell’anima, rappresentano passaggi sempre chiari che aprono alla domanda sul significato della Vita e dei suoi mutamenti epocali.

Un senso d’antico attraversa le pagine ma, la bellezza di questo “antico” è tutta nella sua particolarità di tornare come domanda di autenticità sull’oggi. “Osservo ciò che è seme” dico riempiendo con poche parole fatte segno, il bianco di un’intera pagina che è un ripercorrere, con scarni tratti, il farsi dell’umanizzazione nella nostra cultura a partire da un gesto sacro: la comprensione di come il seme genera pianta. Questo arcano vedere femminile ha consentito passaggio dalla civiltà nomade alla civiltà sedentaria. È stato gesto rivoluzionario per il genere umano.

La raccolta attraversa tensioni intorno al Sacro, alla Spiritualità annodandosi intorno alla necessità di dire queste dimensioni all’interno della contemporaneità.»

L'autrice

Nata a Nola (Napoli), attualmente vive in Salento. Inizia la propria attività di ricerca all’interno dell'M.C.E. (Movimento Cooperazione Educativa), contestualmente, in ambienti legati al pensiero della soggettività femminile a partire dalla laurea in filosofia con tesi su Carla Lonzi.

Molte le collaborazioni con I.R.R.E. (Istituto Regionale Ricerca Educativa) Puglia e Ministero per sperimentazioni nazionali (Progetto P.O.LI.TE. - Pari Opportunità nei Libri di Testo) ed europee (Progetto Tam-Tam, Spagna-Grecia-Italia) sul tema della differenza sessuale.

Lunga attività di ricerca su tematiche inerenti la filosofia della differenza sessuale: collaborazioni con dipartimenti universitari attraverso progettazioni europee, pubblicazioni su riviste di settore e testi collettanei, corsi presso enti istituzionali e associazionismo.

Importante la conoscenza con il pensiero e la pratica cosmo-artistica di Antonio Mercurio.

Ha pubblicato, con Musicaos Editore, Era un raggio… Entrò da Est (2020) e Fenomenologia del silenzio (2022). La prima, una silloge di poesie e la seconda una raccolta di quattro sillogi edite e una inedita.

È presente su blog e riviste online e cartacee con critiche letterarie e opere poetiche.