Eravamo così. Ghedi del Novecento: luoghi, giochi, usanze e credenze di Celeste Chiappani Loda

ISAL, 2021

Il volume ricostruisce, per brevi cenni e attraverso il recupero dei toponimi d'origine, di proverbi, di modi di dire e di cognomi che hanno assunto valore antonomastico, la storia e il vissuto quotidiano del paese di Ghedi.

Partendo dalla dinamica vernacolare della cultura popolare e spontanea della collettività ghedese, l’autrice ripercorre le usanze, le credenze, le tradizioni della medicina popolare e gli aspetti più intimi della religiosità di questo piccolo centro urbano bresciano, nel quale la devozione al sacro talvolta si intrecciava alla superstizione e a credenze popolari d’atavica memoria.

Il volume costituisce la narrazione di un vissuto personale dell’autrice, divenuto una sorta di lente di ingrandimento di una cultura comunitaria condivisa, nella quale il racconto dei giochi dei ragazzi e delle poesie popolari costituiscono solo alcuni esempi della trama di una più ampia storia: la storia di ciascun ghedese; la storia di ciascun abitante della bassa bresciana.

Scheda libro

Titolo: Eravamo così. Ghedi del Novecento: luoghi, giochi, usanze e credenze

Autore: Celeste Chiappani Loda

Editore: Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda

Data di pubblicazione: 2021

ISBN: 978-88-85153-33-2

Pagine: 172

Critica

Il mio apprezzamento del lavoro che Celeste ha condotto da sempre, i suoi ricordi della Ghedi di un tempo, che mi sento di paragonare a bozzetti degni di un illustre pittore, fanno capire quanto, al di là di ogni situazione, di ogni ricordo, magari di ogni rimpianto, rimanga di fondo: un amore sottinteso per il proprio paese che, nel bene o meno, rappresenta comunque le nostre radici, lo specchio della propria vita.

Angelo Bonini, saggista


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