Come da un fiore può nascere la speranza
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Fiori di carta
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Fiori di carta: opera prima di
un’associazione teatrale appena nata
La nascita di una compagnia teatrale, piccola o grande che sia, è sempre
un evento positivo perché è estremamente difficile in questo campo riuscire a
sopravvivere, emergere, costruire una progettualità che possa diventare una
realtà laddove la scena, pur possedendo tante potenzialità ed artisti
emergenti, rimane purtroppo chiusa per i piccoli gruppi artistici
semisconosciuti, sicché si può definire un’impresa quella di poter lavorare su
un progetto ed avere poi l’opportunità di farlo debuttare in palcoscenico
riuscendo così a dare un significato allo sforzo fatto per mostrare agli altri
la propria produzione che, seppur non ideata da artisti noti e famosi, è pur
sempre il frutto di un lavoro pensato, costruito e realizzato con amore,
passione, studio, fatica, sacrificio ed entusiasmo.
A Palermo è nata da poco una piccola Compagnia teatrale formata da
alcuni allievi ed ex allievi del Teatro Stabile Biondo che si sono riuniti in
un’associazione che è stata battezzata “Fiori di carta”. Perché "Fiori di
carta"? Perché l’attore è come un fiore costruito con la carta che, pur
nella sua fragilità, si può trasformare, colorare, stingere, ravvivare, far
vivere di luce propria. Questa è l’idea di base della Compagnia, fondata l’anno
scorso che raccoglie tra le sue file giovani artisti alle loro prime esperienze
ma in cui traspare la grande voglia di imparare, di crescere artisticamente,
essendo ognuno di loro intrisi di un entusiasmo, di un coraggio e di una sorta
di follia che appartengono solo al cuore e alla mente di coloro che scelgono di
intraprendere una strada tanto difficile quale è quella dello spettacolo.
La nascita dell’associazione è stata, dunque, il punto di partenza per
iniziare a costruire qualcosa di concreto, ma, forse, la fiammella che l’ha
alimentata era nata ancora prima. Nei mesi precedenti, infatti, quel gruppo di
giovani artisti incontrò, durante uno stage presso il Teatro Stabile Biondo di
Palermo, il noto maestro Salvatore Solida, il quale fu l’ispiratore principale
della folle idea di tentare la via della scena. Adesso, Solida è diventato
supervisore dei lavori della Compagnia nonché prolifico apportatore di idee,
prodigo in suggerimenti e stimoli sino al battesimo della scena avvenuto il 26
gennaio 2008 al Teatro Tre di Palermo.
La Compagnia ha scelto di
chiamare il suo primo lavoro con il suo stesso nome: Fiori di carta. La pièce nata da un’idea di Salvatore Solida, con la regia di Clelia Cucco, ha affrontato, in un intreccio di musica,
canto, recitazione e movimento, come in una sorta di teatro-danza, quel tema,
estremamente attuale e presente nell’esistenza dell’uomo, che è la guerra:
dramma universale con i suoi risvolti tristi e tragici, ma anche testimonianza
di immancabili contorni di costume, a volte, ironici e, a volte, ridicoli e
folli. Obiettivi dello spettacolo, come la stessa compagnia cita nel suo blog www.myspace.com/fioridicarta,
sono stati quelli di offrire, attraverso la messa in scena di problematiche
sociali ed esistenziali, un’occasione di ulteriore riflessione individuale e
personale nonché di far riflettere sulla capacità, propria del teatro, di inserirsi
nell’esperienza quotidiana, raccogliendo e rielaborando artisticamente esigenze
concrete dimostrando così come anche un’operazione culturale possa essere
espressione di impegno civile.
Tutti gli interpreti si sono distinti, ognuno con la propria peculiarità,
nel lavoro. Dall’ottimo complesso strumentale che tesseva la trama delle
parole, dei gesti, dei movimenti ed accompagnava la voce, dolce, insinuante e
grintosa, della brava Valentina Agnetta, alle voci
recitanti di Alessio Barone, Clelia Cucco, Sabrina
Melodia, Sonia Modica, Giuseppe Montaperto e Daniele
Savarino. Particolarmente toccanti alcuni momenti dello spettacolo come quelli
del monologo di Rita Adria (Sabrina Melodia) o dell’isterico soldato col suo
fucile pronto per uccidere (Alessio Barone), così come l’inizio e la chiusa
della pièce
ad opera di Clelia Cucco. Delicati, a volte quasi al
rallentatore, ed avvolgenti i movimenti cinetici di Daniele Savarino che in
alcuni momenti sembravano simboleggiare un fiore di corpi, braccia e gambe che
si schiudeva alla luce e si richiudeva al sorgere dell’ombra.
A questi preziosi fiori di carta, nati dal seme gettato da giovani
artisti, va l’augurio di proseguire per la difficile strada intrapresa con la
speranza che altri semi ed altri fiori continueranno a crescere apportando idee, stimoli, progettualità e rinnovata
linfa creativa al teatro italiano.
Fiori di carta
Da un’idea di
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Salvatore Solida
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Regia di
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Clelia Cucco
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Movimenti
cinetici
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Daniele Savarino
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Scelta testi
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Clelia Cucco
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Costumi
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Valentina Agnetta
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Tecnico del
suono
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Carlo Gargano
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Allestimento
scenico
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Daniele Savarino
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Ufficio stampa
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Vincenzo Cucco
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Supervisore
generale
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Salvatore Solida
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Interpreti
Voci Recitanti
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Alessio Barone
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Clelia Cucco
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Sabrina Melodia
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Sonia Modica
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Giuseppe Montaperto
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Daniele Savarino
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Voce solista
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Valentina Agnetta
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Tastiere
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Vincenzo Biondo
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Basso e voce
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Vincenzo Castagna
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Voce
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Rosalia Di Giovanni
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Sax solista
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Michele Mazzola
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Batteria e
percussioni
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Giuseppe Sinforini
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Chitarra e voce
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Cristian Sferruzza
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Voce fuori campo
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Pietro Giammona
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Compagnia Fiori di carta diretta da Salvatore Solida
TEATRO TRE Via Notarbartolo 52, Palermo
Sabato 26 gennaio e domenica 27 gennaio 2008