Lucia Lapone e il colore che si veste di luce. Come il suo nome

Lucia Lapone, textile designer, con la tecnica dello shibori crea opere tessili sostanziate del colore e della luce.

Creazioni, le sue, che sono state una fonte di ispirazione per me: ho composto una breve silloge poetica e altre liriche solitarie.

La silloge mi è stata ispirata dal modo in cui Lucia riverbera la luce sui colori.

Le poesie solitarie scritte fino ad ora (so che ne comporrò altre, perché il mondo di Lucia è per me di profondo fascino), sono nate dalle nostre conversazioni su tutto: dalla tecnica shibori alle case della giovinezza, dall’artigianato alla corporeità delle cose, dalle umane patologie alla quotidianità che a volte imprigiona.

Alla silloge, Lucia ha reagito con stupore.

Alla prima poesia solitaria, Veli, ha affiancato la fotografia di un velo sagomato da dita umane.

In questo suo fare ho avuto conferma come la sinergia fra linguaggi artistici sia in realtà una sinergia d'anime che si muovono, a volte all'unisono, a volte scrutando con sguardi diversi. Veli, infatti, è nata dall'ascolto della sua ricerca di veli indiani e dalla mia conseguente visualizzazione di stoffe leggerissime. Le ho viste appese come leggiadra tenda priva di pieghe e arricciature che si muoveva appena ai flussi della brezza. L'immagine con cui Lucia ha interpretato la mia lirica mi conduceva altrove. Ci ho riflettuto per un paio di giorni e ho capito che lei aveva visto altro: una mano umana, leggera come brezza, che aveva informato di sé quel velo e un velo che raccontava l'azzurrità del vento.

Questi rimandi mi hanno nuovamente ispirato una poesia:

Intrecci

Azzurrità di vento
che racconta un velo
così come la mano
accompagna
l'intreccio dei vissuti.

Un gioco d'anime, il nostro, che - so - continuerà seguendo sentieri e vie maestre, oceani e fontane, cieli noti e terre da inventare. Perché Lucia e io abbiamo cominciato a fare conoscenza conversando sul colore della luce.

Studio di volumi e forme arashi shibori su garza di cotone. Tintura a mano.

Immagine che Lucia Lapone ha affiancato alla poesia Veli di Gloria Chiappani Rodichevski.

© Foto Lucia Lapone.

 


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