Dall'enigmistica all'alimentazione: Claudio Batta, nonsolozelig
"Noi siamo più quello che mangiamo, ma quello che comperiamo!"
Non solo la "nimmistica" del Capocenere di Zelig: Claudio Batta a Desio (Monza e
Brianza) ha portato Agrodolce, uno
spettacolo comico sulle abitudini alimentari degli italiani.
1 ottobre 2011
Claudio
Batta durante lo spettacolo.
©
Foto Morfoedro
|
"Desio in festa" e "Io voglio bene a
Desio": la tre giorni all'aperto (1‑3 ottobre
2011) in cui Desio (città della provincia di Monza e Brianza) offre spettacoli,
mostre, laboratori di disegno, animazioni per bambini e bancarelle con prodotti
delle regioni italiane. Tutto organizzato da Comune di Desio, Comitato "Io
voglio bene a Desio", Rideau Eventi, Bocciofila
Aurora Parco, Unione Commercianti.
La sera del primo ottobre si è inaugurata con lo spettacolo
di Claudio Batta, il comico che ha ottenuto la notorietà grazie all' "enigmista" Capocenere,
che debuttò a Zelig Circus.
Batta ha agganciato l'attenzione
del pubblico desiano proprio partendo da Capocenere e dai suoi fuochi d'artificio verbali.
Indimenticabili, certe definizioni enigmistiche. Si mescola con la calce:
pentito. Fa coppia con Romeo: Alfa. Fonte inesauribile di legno: Ikea. Un
famoso Zola: Gorgon. Dieci romano:
Totti. Famoso quello di Troia: figlio.
Poi, svestiti i panni di Capocenere,
ha indossato quelli del monologhista di Agrodolce¸
l'ultimo spettacolo scritto da Batta in collaborazione con Riccardo Pifferi,
che a Desio è stato presentato in versione non integrale. Agrodolce parla di alimentazione, contraffazione, ristorazione,
abitudini d'acquisto degli italiani. Se, infatti, Feuerbach diceva che "noi siamo quello che
mangiamo", oggigiorno la verità è che noi siamo quello che comperiamo.
Uno spettacolo divertente, compatto e con il valore aggiunto
di porgerci il destro per riflettere quando puntualizza su amare verità come
questa: "È statisticamente provato che spesso comperiamo
molto più del necessario, con l’unico risultato che il 30% della nostra spesa
finisce nella pattumiera."
Claudio Batta si è raccontato in un'intervista a Morfoedro, che si può leggere facendo clic qui. È presente anche una galleria
fotografica.
Si ringraziano Amalia Demarco e Manuela Macedonio
di Rideau Eventi e Vittoria Bellavia
del Comune di Desio (Monza e Brianza).
|