Zona Conce: un polo culturale polivalente a Fabriano (Ancona)

 

La rinascita de "Le Conce" 1

Carifac’Arte. 2

Sotto la guida di un mastro cartaio. 2

Approfondimenti 3

Ultimo ma non postremo. 3

 

La rinascita de "Le Conce"

Una sala della collezione Quirino Ruggeri.

© Foto Morfoedro.

Il complesso "Le Conce" si trova in una zona in cui storicamente operavano numerose concerie.

Nel 1997, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e di un'associazione culturale locale, fu dato il via al lavoro di recupero strutturale e funzionale dell'edificio che oggi è sede di Carifac’Arte.

Il concetto fondante de "Le Conce" sta tutto in un sostantivo: risignificazione. Che non è solo un astratto pensare che il luogo e la sua storia possono essere investiti di significati nuovi. È rendere - nel presente - vivo il passato facendo e, in tal modo, proiettandolo verso possibilità di un futuro che, quel passato, sempre rigeneri.

Del resto ciò che individuo come la mission di Zona Conce è proprio il suo "sottotitolo", che reca uno squisito gioco: "le forme del fare". In terra fabrianese la parola forma non può che rimandare allo strumento principe per la fabbricazione della carta a mano, chiamato appunto forma e costituito da telaio, tela metallica e cascio. Ecco quindi recuperata, nella sintesi della mission, la tradizione. C'è dell'altro, tuttavia. È il fare che prende forma sostanziandosi di quei tre verbi che compongono il titolo del volume edito nel 2021 dall'editore jesino tonidigrigio: Rigenerare, progettare, riabitare. Risignificazione delle ex concerie di Fabriano.

Dal volume riproponiamo di seguito alcune declinazioni che rappresentano una chiarezza di visione che è condicio sine qua non all'attuale gestione culturale del sito.

Zona Conce:

dove creatività ed arte hanno secoli di storia, si apre l'orizzonte del futuro.

 

Zona Conce:

uno spazio logistico di posizione, dove la memoria si fa progetto.

 

Zona Conce:

un catalizzatore per la trasmissione generazionale del saper fare.

 

Zona Conce:

il presentimento dell'avvenire[1].

Carifac’Arte

Il particolare di un'opera di Edgardo Mannucci.

© Foto Morfoedro.

Carifac’Arte s.r.l. nasce nel 2018 come società strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana per far rivivere le botteghe degli antichi mestieri. Non dimentichiamo che, nel 2013, Fabriano è stata nominata Città Creativa UNESCO per la sezione Artigianato e Arti e Tradizioni popolari.

La società gestisce il complesso “Le Conce”, che è sede della cartiera e delle collezioni degli scultori e pittori Quirino Ruggeri (1883-1955) e Edgardo Mannucci (1904-1986). Presso la cartiera si svolgono laboratori di preparazione della forma e della produzione della carta.

L'attività di Carifac’Arte si concreta non solo nella promozione e nella valorizzazione di attività artistiche e dei beni culturali, ma anche nella realizzazione di eventi che abbracciano diversi ambiti culturali: dalla musica al teatro, passando attraverso la letteratura, senza dimenticare l'editoria.

Per tutto questo mi piace pensare che il "fac" del nome della società sia un richiamo non solo alle prime lettere dei nomi Fabriano e Cupramontana, ma anche all'imperativo del verbo făcĭo che, chini sulle grammatiche latine, abbiamo imparato a usare a scuola e nella vita.

Sotto la guida di un mastro cartaio

Il mastro cartaio Federico Salvatori.

© Foto Morfoedro.

Metter mano alla forma e giungere al traguardo di un foglio di carta filigranata, sotto gli occhi attenti di un amabile mastro cartaio che interviene per correggere, ma principalmente per guidare e incoraggiare, è un'esperienza di cui non privarsi, soprattutto se egli si chiama Federico Salvatori.

Dopo la visita all'intero complesso, mi trovo davanti al tino in cui sono mescolate acqua e fibre, vengo fornita di un grembiale e comincio il mio apprendistato.

Ogni gesto, frutto di una tradizione millenaria, ha una sua ratio e non si può variare. Perciò prima il maestro mi spiega come fare e perché occorre farlo proprio così e poi mi affianca.

Ogni mastro cartaio ha la propria specializzazione. Io le provo tutte.

Il primo ruolo che assumo è quello del lavorente: chi forma il foglio traendo la materia prima dal tino e passando alla feltrazione, cioè al processo di unione delle fibre fra loro muovendo la forma. Poi divento ponitore: tolto il cascio dalla forma, scolo l'acqua e, capovolgendo la forma, trasferisco il foglio su un feltro di lana posto su un supporto chiamato "schiena d'asino" perché curvo. Così per sei fogli: viene creata la posta o pila ovvero l'insieme di fogli ognuno diviso dall'altro da un feltro. Ora eccomi levatore: con la tecnica del pizzico stacco i fogli dal feltro. La tappa successiva è la pressatura e quella finale è l'asciugatura, che si svolgono inserendo i fogli nei due rispettivi macchinari.

È decisamente emozionante trovarsi tra le mani fogli con la filigrana in chiaro dello Sturinalto, la duecentesca fontana di Jacopo di Grondolo che fronteggia il centralissimo Palazzo del podestà di Fabriano.

Mastro Federico mi mostra fogli filigranati già pronti, che recano la riproduzione di antichi stemmi e disegni, i cui originali si trovano nel fabrianese Museo della carta e della filigrana. È da uno di essi che è stato mutuato, leggermente variandolo, il logo del museo.

Con dovizia di particolari passa poi in rassegna le diverse forme; le filigrane in chiaroscuro; le lastre di cera incise in controluce, prima tappa per giungere a punzone e contropunzone che permettono - grazie a una pressa - di riprodurre l'immagine su tela; il lavoro delle ricamatrici che trasferiscono sulla tela metallica le figure che si vedranno in filigrana: riproduzioni di dipinti, loghi, i ritratti di Totò e di Lucio Dalla, quelli di Dante e di un Giacomo Leopardi accompagnato dai primi tre versi de L'Infinito

Una ricchezza di saperi che Carifac'Arte s'è adoperata perché non andasse perduta, ma camminasse fin d'ora nel futuro.

Approfondimenti

Zona Conce si rivolge a scuole, appassionati, architetti, designer. Tutte le indicazioni per accedere alla collezione Ruggeri-Mannucci, prenotare una visita guidata o un laboratorio, confrontarsi su idee e progetti, partecipare alle diverse iniziative si trovano sul sito ufficiale https://zonaconce.it/

Fra i libri presenti in loco:

- Mostra antologica 1983-1984 Quirino Ruggeri. Convento S. Domenico – Fabriano, Fabriano, Stamperia C.E.F., 1983.

- Enrico Crispolti (a cura di), Mannucci e il Novecento. L'immaginario atomico e cosmico, Cinisello Balsamo, SilvanaEditoriale, 2005.

Ultimo ma non postremo

Si ringraziano, per la disponibilità e per il materiale fornito, Alaimo Angelelli, Marco Boldrini, Enrico Cola, Giovanni Spadavecchia e il mastro cartaio Federico Salvatori.

La fonte ufficiale cui rivolgersi per qualsiasi informazione e prenotazione è https://zonaconce.it/.

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[1] Rigenerare, …, cit., p. 9.