"In-con-tra-re"
Petruska Merisio
La pittura astratta dell'artista bergamasca racconta il
coronavirus
Connubi 1
Petruska
Merisio. 1
L’evento. 1
Dove,
quando, info. 1
Sunya, di Petruska Merisio.
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Perché solo mangiare inchiodati al piatto quando, da tavola,
ci si può alzare e passeggiare fra opere d'arte, per poi tornare a sedersi e
rialzarsi e conversare sulle pietanze e sulle pitture, su noi stessi e sulla
vita? È questo il credo di Bruno Durizzi che, del suo
ristorante, il Leone d'oro di Telgate, nella
bergamasca, mira a fare un luogo di incontro che affianchi la cultura del cibo
alla cultura altra: per ora quella pittorica, poi si vedrà; Bruno è aperto alle
evoluzioni e alle scommesse.
L'artista che andrà in scena a settembre al Leone d'oro è la
pittrice Petruska Merisio.
Petruska Merisio
Colori accesi e violenti, pennellate a volte nervose, in
mezzo alle quali vengono collocati geometrismi,
pittura quasi misterica. È questo che mi ha colpito delle sue opere.
Petruska Merisio
racconta storie non appoggiandosi al genere figurativo. Il suo astrattismo si
fa interprete delle ferite umane, di quel vedere l'altro e voler essere vista,
del consegnare al mondo la propria arte perché il mondo la fruisca vibrando.
Vibrazione che è frutto delle storie e dei vissuti individuali. Che permette a
chi guarda di andare oltre, in una riflessione che - partendo da Petruska - lo porta verso se stesso e verso il contesto in
cui si trova a vivere e a operare. Andare oltre. Andare avanti comunque sia.
Ecco il concetto chiave: fare arte significa non piegarsi prioritariamente
all'intimismo, ma veicolare le proprie emozioni senza infingimenti; sapere che
la creazione provoca reazioni, com'è giusto che sia, ed essere consapevoli che
ognuno potrà trovare messaggi che l'artista non aveva lanciato; accettare che
tutto questo avvenga. Camminare nella fatica del vivere così come nella sua
allegria.
La mostra propone, oltre a una selezione di bozzetti
inediti, scritti autografi e dichiarazioni poetiche, le ultime tele di Petruska Merisio, quelle create
nell’isolamento dovuto al coronavirus. Fra esse Sunya.
“Ho intitolato il mio quadro con una parola che conduce al
concetto di zero," mi spiega la pittrice. E continua: "Anticamente,
infatti, nella numerazione, lo zero non esisteva. Il tempo del coronavirus,
perciò, per me è il tempo dello zero, del niente, della sospensione, della
staticità; anche il tempo che, pur venendo scandito, si ripete, fine a se
stesso.”
Comunque non di sola mostra si tratta. La serata contempla
un'intervista alla pittrice - condotta da Aristide De Ciuceis,
critico teatrale ed esperto in comunicazione e in relazione gestaltica - che
porterà alla luce sia il percorso biografico sia il processo di creazione
artistica di Petruska Merisio.
Tanto che il titolo da lui scelto per l'appuntamento performativo, In-con-tra-re,
"contiene in sé una serie di affissi che intrattengono una relazione
privilegiata con la dimensione interiore della pittrice, in continua tensione
fra un microcosmo soggettivo permeato da sensazioni, vibrazioni, memorie,
simboli e un macrocosmo circostante indagato nella sua complessità."
Dove: ristorante Leone d’Oro, via, Dante, 17, 24060 Telgate (Bergamo)
L'evento si terrà giovedì 10 settembre 2020, ore 20 con
prenotazione obbligatoria:
https://www.leonedoro.eu/blog/incontrare-lartista-petruska-merisio.
Dopo l'evento la mostra sarà visitabile a ingresso libero
fino al 31 gennaio 2021, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22.
Info: tel. (+39) 035 44 20803; e-mail info@leonedoro.eu
La fonte ufficiale cui
rivolgersi per qualsiasi informazione o per verificare eventuali cambiamenti di
programma è il ristorante Leone d’Oro, via, Dante, 17, 24060 Telgate (Bergamo), tel. (+39) 035 44 20803; e-mail
info@leonedoro.eu.
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