Pink Floyd Ballet
di Roland Petit al Teatro alla Scala
3 luglio 2009
Pink Floyd Ballet:
le prove
©
Foto Marco Brescia-Teatro alla Scala
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È con il successo di Pink
Floyd Ballet che si conclude
il cartellone scaligero 2008-2009
Perché Roland Petit ha pensato ai Pink Floyd per un balletto
In Roland Petit special, prodotto da ORTF TV nel 1970, il coreografo
chiede a sua figlia Valentine di raccontare com'è
nata l'idea di un balletto su musiche dei Pink Floyd. Ecco la breve
conversazione che ne segue:
Valentine Petit:
«Et bien un soir, comme ça, je suis arrivée, puis on a commencé à écouter des
disques…»
Roland Petit: «Ça
faisait beaucoup de bruit, je t'ai d'abord dit que ça me cassait les oreilles.»
Valentine Petit:
Et puis je t'ai dit: «"J'ai un nouveau disque qui est très bien. Et je ne
sais pas si ça te plairait beaucoup." Enfin, je me suis dit, je vais quand
même tenter de te le mettre. Je l'ai mis et puis j'ai vu que tu réfléchissais parce
que […] tu essayais de trouver exactement si tu aimais ou si tu n'aimais pas.
Et puis finalement, tu m'as regardée et tu m'as dit "J'aime
beaucoup." Alors je
me suis dit:
"C'est formidable."»
Roland Petit: «Je
dois dire que parmi tous tes disques c'est celui que j'ai préféré. Et alors ça
m'a tout de suite fait penser que c'était une musique présente, actuelle et de
qualité, et que ça n'était pas simplement de la musique pop, mais que c'était
mieux que ça, c'était une belle musique. Et j'ai eu l'idée de demander un
ballet aux Pink Floyd… grâce à toi.»
Il debutto del Pink
Floyd Ballet avvenne nel 1972 al Palais des Sports
di Marsiglia, con musica live. Il balletto faceva parte di un programma diviso
in tre sezioni: Allumez les étoiles,
La rose malade,
The Pink Floyd Ballet,
in quattro movimenti, basati su One of these days,
Careful with that axe, Eugene, Obscured by clouds / When you're in
ed Echoes.
Cammin facendo, quei quattro
movimenti iniziali si sono ampliati e il balletto, nella sua struttura più
articolata, è stato rappresentato praticamente in
tutto il mondo. Per l’Italia è stato Teatro alla Scala a presentarlo per la
prima volta in forma integrale.
La recita scaligera del 3 luglio
Un'ottima performance, quella del 3 luglio con la Compagnia
scaligera, che si sta producendo in questi giorni nelle ultime recite del
capolavoro di Petit.
Fra tutti ha brillato, per forza interpretativa, Mick Zeni che si è esibito nell'assolo Is There Anybody Out There? (da The Wall), in When
you’re in (da
Obscured by Clouds) con Antonino Sutera, in The Great
Gig in the Sky (da The Dark Side of the Moon) con Emanuela Montanari, in Run
Like Hell (da Is
there Anybody Out There?) con Francesco Pio
Ricci, Fabio Saglibene, Salvatore Perdichizzi,
Marco Messina.
Ottimi Gilda Gelati, Emanuela Montanari e Gabriele Corrado.
L'entrata in scena di Gilda Gelati è avvenuta su Hey you (da The Wall),
danzato in coppia con Alessandro Grillo. Successivamente
ha ballato in Careful with that axe, Eugene (da Relics), ancora
con Grillo e con Lara Montanaro, Riccardo Massimi, Francesca Podini e Gabriele Corrado. Gelati ha
soffuso entrambi i pezzi, ma soprattutto il primo pas de deux, di
quel delicato lirismo che caratterizza le sue interpretazioni.
Emanuela Montanari ha saputo tingere di raffinata sensualità
lo splendido pas de deux con
Mick Zeni: The
Great Gig in the Sky, capolavoro nel capolavoro petitiano.
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