InterventiGloria Chiappani (Amministratore) 2006-12-08 14:26 Sabah Benziadi, araba con origini tuareg, di professione danzatrice orientale, mi ha spiegato che la denominazione "danza del ventre" è occidentale: danza del ventre, "belly dance", "danse du ventre". Ha poi continuato così:
«In realtà si tratta di danza orientale e ne esistono due tipi: "raks" che rappresenta lo stile classico autentico, e "sharki", che rappresenta lo "stile cabaret". Questo secondo tipo veniva infatti eseguito nei cabaret ed è lì che sono state inventate quelle movenze spinte che provocano l'erotismo negli avventori. Mi hanno raccontato alcune anziane donne egiziane ed algerine che un tempo non esistevano movimenti erotici: essi furono inventati in epoca coloniale a beneficio dei soldati francesi e inglesi. Il proprietario del locale in cui le ballerine si esibivano, esigeva infatti da loro uno stile di danza erotico perché, grazie a tali esibizioni, gli uomini si trattenevano nel locale tutto il giorno e consumavano. Io non amo quel tipo di stile spinto: mi piace, invece, lo stile pulito. E la danza del ventre, chiamiamola così, è sensuale ma non erotica. La ballerina deve per forza essere sensuale. La danza parte dello sguardo che è sensuale ma non erotico, dalle mani, dal sorriso che non deve essere stampato sulla faccia. Insomma, è importante il comportamento di ogni parte del corpo perché qualsiasi movimento ha la propria espressione. Ad esempio la danza tuareg la si esegue, oltre che con il bacino, anche con i capelli!»
Fonte: Gloria Chiappani Rodichevski, "Intervista a Sabah Benziadi, danzatrice orientale", Morfoedro, portale d'arte e di cultura, http://www.morfoedro.it/doc.php?n=1022&lang=it (pagina consultata in data 2006-12-03 21:01:35 GMT) |