Ghedi: le vie della memoria. Omaggio alla città di Adolfo Penocchio di Angelo Bonini

Edizioni Club Ramarro, 2005

L'arte ha percorso le vie della memoria in un'interessante sintesi estetico-storica, grazie all'ultima fatica di Angelo Bonini: il volume Ghedi: le vie della memoria. Omaggio alla città di Adolfo Penocchio.

Di Penocchio (mancato di recente) ci viene presentata una serie di acquerelli raccolta sotto l'unico titolo "Ghedi com'era".

Ghedi è un paese ad economia contadina che si adagia nella Bassa bresciana; nel 1921 fu costruito un Campo d'aviazione militare che ebbe una certa influenza sulla vita dei ghedesi; con Decreto del Presidente della Repubblica, in data 24 novembre 2001 fu conferito al paese il titolo di Città. Ma per Penocchio tutto ciò non ha importanza: egli ricorda il paese della sua infanzia e della sua adolescenza, periodo di grandi tribolazioni per tutta la classe non abbiente, come nulla fosse cambiato. "Ghedi com'era" è il motto che fa vibrare il suo cuore il quale poi trasmette i battiti al pennello dell'artista. Commenta infatti lo stesso Bonini, nell'introduzione al proprio libro: "Un viaggio a ritroso, questo di Adolfo Penocchio, un ritorno saturo di nostalgia nella sua terra di Ghedi, nella quale ebbe i natali, si nutrì e crebbe nei primi emozionanti apprendimenti di bambino, d'adolescente, di giovane artista.". E ancora: "L'itinerario della memoria del tempo che fu ci viene incontro negli acquerelli dell'artista, nelle emozioni del poeta, nell'amore del figlio."

L'autoritratto di Adolfo Penocchio

Contrada di Bassina (via Giuseppe Verdi)

Il portone di casa Marpicati

La tempesta