“Via col vento”

I

Vivien Leigh e Clark Gable

amaro palissandro di consolle

in camera da letto,

con tanta intimità il verbo

ultimo tra asfodeli aspri.

 

II

Mia madre non guarda la tivù

ago e ago scuce cuce stole

per signore ossigenate,

grano minacciato dall’inverno

ermellino senza ostenti

mia madre agata e corniola.

 

III

Sul viale robbio di cotto

sgretolato e foglie claudicanti

mio padre ripone a mosaico pezzetti

di legno tasselli di rassegnazione

per l’inverno da venire e giornali

d’avanzo ritaglia notizie dimenticate

come tralci d’una vite d’altri tempi.

 

Tratto da Rossella Fusco, Cabala, Biblioteca Comunale di Campodimele, 1995