Essendo la favola,
narrativa per ragazzi

Litografica Abbiatense

Da Premessa per gli adulti 1

Da Il cesto di vimini 1

Da L'ippocampo e le coccinelle 2

Da Premessa per gli adulti

[…] il bambino che legge, meglio ancora, che ascolta – come ebbe ad auspicare Goethe che di Favola si occupò con impegno – avrà esca sufficiente per accendere la sua fantasia e spazio altrettanto sufficiente per farla vagare.

Qui mi viene alla mente, spontanea, l'immagine del cervo volante: esso si libra nell'azzurro, obbedisce al capriccio dell'aria, beve spazi, ma pur sempre raffrenato dalla volontà del bambino che tiene l'estremità del suo filo, lungo fin che si vuole, ma sempre munito di un capo, sempre limitato dal finito.

[…]

Da Il cesto di vimini

[…]

La strada che ella percorreva per andare in città passava lungo un ruscello ricco d'acqua fresca e limpida, sulle cui sponde crescevano cespugli e alberi d'ogni sorta.

Questo era un luogo ideale per gli Uccelli quindi se ne trovavano sempre tanti e di varie specie.

Quando essi udivano avvicinarsi i passi della Vecchietta, si precipitavano sul sentiero e l'accompagnavano per lungo tratto, svolazzando e cinguettando gioiosamente intorno a lei.

La Vecchina era felice di questo perché parlava con tutti ed era convinta che la capissero. Purtroppo essi capivano tutto ma rispondevano nel solo modo che sapevano: cinguettando, zirlando, fischiando, gorgheggiando, gracchiando, tubando…

[…]

Da L'ippocampo e le coccinelle

[…]

Gabbiano Isaia, in un volo velocissimo si portò immediatamente da Fata Naturina che stava a prendere il Sole a cinquecento metri più a sud.

Con il fiatone le raccontò ogni cosa e la Fata si concentrò talmente che in un battibaleno trovò la soluzione del grave problema.

– Vola come il fulmine – ordinò a Gabbiano Isaia – e di' a Ippocampo Paride, che si troverà certamente sul luogo, che salvi le Coccinelle. Lui saprà senz'altro come regolarsi. –

[…]