Intervista sulla scrittura
Intervista
rilasciata da Celeste Chiappani Loda al Portale di letteratura Raccontare nel
2003
Questa intervista è stata inserita anche in appendice al
volume dell’Autrice In scena – dieci atti
unici.
In quale tipo di genere letterario si possono incanalare i
suoi scritti?
Diciamo che il ridurre tra due rotaie un genere di scrittura
è sempre da considerare con il beneficio d'inventario; se proprio fossi
costretta a definirmi mi direi neorealista.
[...]
Scrive per hobby o per professione?
Per hobby perché non ho mai avuto l'occasione di trasformare
tale attività in professione anche se penso di averne i numeri.
Qual è il tipo di vita che svolge attualmente? Cosa fa nel
tempo libero?
Vita da casalinga nei limiti minimi dato che sono convinta
che la casa deve essere al nostro servizio e non viceversa; scrivo e leggo
anche se non con la voracità della giovinezza.
Abita in una grande città o in un piccolo centro? Pensa che
possa essere influente il luogo dove si vive?
In una cittadina di trentacinquemila abitanti suppergiù; per
uno scrittore più che il luogo dove vive, che pure ha la sua importanza,
contano le esperienze fatte in ogni campo.
[...]
Secondo la sua opinione scrivere è un'arte che si avvale in
prevalenza dell'istintività?
Più che di istintività parlerei di ispirazione, la quale
tuttavia da sola non basta; essa deve essere supportata da buona cultura e da
tensione continua al miglioramento se si vuole che il fruitore abbia un
prodotto godibile.
[...]
Scrive per se stessa o per gli altri?
Scrivo per un bisogno incoercibile, ma sarei molto contenta
se molta gente mi leggesse, quindi non posso affermare che scrivo solo per me.
Quanto c'è di personale nei suoi testi?
A mio parere è impossibile che uno scrittore, soprattutto se
dà importanza allo spessore psicologico dei suoi personaggi e ne cura
l'analisi, sia immune dall'autobiografismo; ciò vale anche per le esperienze
fatte.
Si potrebbe definire la sua scrittura intimista? E secondo lei
che cosa s'intende per scrittura intimista?
Sì. Si ha una scrittura intimista (lo dice la parola stessa)
quando un autore scava dentro di sé per portare alla luce tutto ciò che tiene
nascosto nell'intimo. Nel contempo dirò che sono convinta ci siano dei limiti: non
tutto ciò che sta nel profondo si riesce, o si vuole, portarlo allo scoperto.
[...]
Cosa ne pensa dell’editoria con contributo?
Penso che sia una
realtà accettabile. Meglio una brutta opera letteraria pubblicata a proprie
spese che una bella bomba lanciata in un asilo infantile nel pieno delle
propria attività. Così ebbi a scrivere a Dario Bellezza che mugugnava di brutto
contro questi sedicenti scrittori.
La società, la sua famiglia, il luogo in cui vive… pensa che
siano fattori determinanti per il successo di un artista?
Se non determinanti almeno molto influenti.
Ha mai avuto un “idolo letterario” del quale ha cercato di
seguire le orme? Qual è il suo scrittore preferito e perché lo è? Qual è il suo
libro preferito e perché?
Sono piuttosto per gli scrittori moderni, però quando scrivo
sono assolutamente ed esclusivamente me stessa. Non ho in mente alcun modello
perché sono un'individualista della più bell'acqua. Può darsi che
inconsciamente mi faccia influenzare da un modello piuttosto che da un altro;
però onestamente non potrei dire di avere scelto come maestro uno scrittore
piuttosto che un altro.
Pensa che sia più semplice la scrittura per un pubblico
infantile rispetto quella per un pubblico adulto? Motivi la sua risposta.
Dipende dal carattere dello scrittore. A me risulta più
difficile scrivere per i bambini e per i ragazzi che non per gli adulti dato
che tendo all'aulico e annetto molta importanza all'analisi psicologica dei
personaggi.
Ha mai scritto un’opera seguendo le indicazioni di mercato piuttosto
che l’ispirazione?
Assolutamente mai.
Pensa che gli italiani siano una popolazione di lettori, di
scrittori, entrambe e nessuna di queste ipotesi?
Per rispondere a questa domanda dovrei rifarmi alle
statistiche, ma non ne ho la possibilità e, tutto sommato, non mi sembra
importante il saperlo se non si hanno interessi commerciali in tale campo.
Ha mai avuto contatti con scrittori famosi? Può descrivere
l’evento vissuto?
Ho avuto contatti con parecchi scrittori famosi, anche se
non posso affermare di aver mangiato, con tali personaggi, pasta e fagioli;
solo qualche scambio di idee. Incontri che, seppur sporadici, mi hanno
arricchito.
[...]
Ha mai avuto un blocco nella scrittura? Se sì, come è riuscito
a superarlo?
Un blocco vero e proprio mai; diciamo che ho avuto dei
periodi di stanca; ma dato che ho scelto di isolarmi dagli altri e non si può
negare che l'uomo sia un animale sociale, non riesco a stare senza scrivere,
perché mediante la scrittura creo personaggi, creo situazioni, fisso sensazioni
e sentimenti; in sintesi costruisco un mondo che appartiene solo a me e nel
quale mi calo. Detto tutto questo è facile capire che i periodi di stanca si
autodemoliscono presto.
Coltiva altre passioni artistiche, oltre la scrittura?
Per un certo periodo ho coltivato la pittura ma solo da
autodidatta; però la scrittura vince ogni altra tendenza così che mi sono
dedicata e mi dedico solo a quella.
Secondo lei cosa rappresenta internet?
Se usato bene (senso morale e intelligenza) è un buon mezzo
di comunicazione.
[...]
Si reputa un artista? Perché?
Non mi reputo un'artista dato che non sono mai soddisfatta
di me stessa; se però il termine artista è inteso semplicemente come
contrapposizione a tutto ciò che è praticità, allora diciamo che sono
un'artista.
[...]
Scrive in genere quando è triste o quando vive un periodo di
felicità?
Il mio scrivere, se potessi usare questo termine, lo
definirei un inno al "male di vivere"; da ciò si può dedurre in quali
condizioni scrivo.
[...]