L'arpa, protagonista della prima edizione del Festival sammarinese

Teatro Titano, San Marino ‑ 18-20 marzo 2005

Dal 18 al 20 marzo 2005 l'arpa è stata la protagonista assoluta della riuscitissima prima edizione del "Festival dell’Arpa" presso il Teatro Titano di San Marino. A promuovere l’iniziativa sono state la Giunta di Castello della Città di San Marino e l’Associazione Amici dell’Arpa di Milano, con il sostegno dell’Istituto Musicale Sammarinese. Sponsor è stata la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. Alla riuscita dell'evento ha contribuito la presenza la ditta tedesca "Glissando" che, all'ingresso del Teatro, ha curato un'ampia esposizione di arpe con pedali di produzione statunitense (Venus) - ottime arpe poco conosciute in Italia - e arpe senza pedali di diversi produttori europei.

La scelta di San Marino come sede del "Festival dell’Arpa" prelude all’istituzione di un appuntamento periodico, presumibilmente annuale, per gli appassionati dell’arpa.

A dare il la al "Festival" è stato lo stage di tre giorni "L’Arpa e il Canto popolare", tenuto dall'arpista Roberta Pestalozza ad allievi e musicisti della zona. Lo stage è stato proposto per mostrare come l’arpa sia strumento non soltanto da orchestra o da salotto ma anche di una vera e propria tradizione di suonatori che affonda le sue radici nel mondo contadino in genere e, specificatamente, nell’antichità del sud.

Giunto alla sua terza edizione, il corso ha entusiasmato i partecipanti per la singolarità dei contenuti.

Il primo concerto che ha battezzato il Festival è stato quello dello "Zitello Quartett" che ha proposto "Aforismi d’Arpa". Gli esecutori sono stati Vincenzo Zitello all’arpa celtica e ai flauti, Franco Parravicini alle chitarre, Federico Sanesi alla tabla e alle percussioni e Fausto Tagliabue al vibrafono, alla marimba, alla tromba e alle percussioni. La scelta di proporre un concerto con questo tipo di strumenti è stata dettata dal sicuro interesse che il percorso strumentale compiuto dall'ensemble di Vincenzo Zitello avrebbe riscosso. Varie architetture musicali sono state infatti attraversate (musica sperimentale, musica sacra occidentale, nuovo jazz etnico...) e diverse culture, lontane tra loro nel tempo e nello spazio, sono state avvicinate. Dunque l'integrazione tra l'antico e il moderno è stato il punto di forza e d'indiscusso fascino che ha catturato il pubblico con la magia dell'inconsueto.

"Ricordi di viaggio" è invece il titolo del secondo concerto, tenuto dal Duo "Millemiglia": Elena Cosentino all’arpa e Mario Milani alla fisarmonica hanno suonato musiche di Haendel, Romero, Zitello, Piazzolla e Rota. Un intervento multimediale ha visto inoltre impegnato Michele Azzaro che ha messo sapientemente in relazione musica ed immagini. La peculiarità del concerto è stata quella di amalgamare sonorità e stili diversi in un contesto attuale unendo tradizione e innovazione (dal sound latino e mediterraneo alla nordica musica celtica) senza tralasciare le potenzialità sonore insite nei singoli strumenti: l’arpa e la fisarmonica.

Un terzo evento ha occupato l'ultima giornata del "Festival": il concerto-saggio di arpe celtiche, conclusione del corso di Roberta Pestalozza. La proposta di musiche e di canti della tradizione italiana ha coinvolto e stupito il pubblico.

 

In collaborazione con enti pubblici e privati, l’Associazione Amici dell’Arpa ha realizzato alcune importanti manifestazioni, fra le quali: "Rieti città dell’Arpa", nel Teatro Flavio Vespasiano per due anni consecutivi (2002 e 2003); "L’Arpa dei Celti" a Viterbo nel bellissimo Palazzo Doria Pamphjli a San Martino (sempre nello stesso biennio); "Un incontro con l’Arpa" nel Monastero Colonna di Trani nel 2004; "L’Arpa, rinascita di una cultura" nel 2004 al Centro Culturale Argentino Sumampa di Milano; "Musica in libreria" dal 2003 ad oggi a Milano, Pavia, Parma, Verona, Como, La Spezia.

Tali iniziative hanno l’intento di far conoscere lo strumento e la sua cultura in tutti i suoi molteplici aspetti, promuovendo altresì la sua innovazione espressiva e costituendo così occasioni d’incontro fra musicisti, compositori, liutai, produttori e amatori dell’arpa.