Shinrin-Yoku. L'immersione nei boschi. Il rituale
giapponese per liberarsi dall'ansia e dallo stress di Selene
Calloni Williams e di Noburu
Okuda Dō
Edizioni Studio Tesi, 2018
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È nelle prime pagine del libro che apprendiamo che cos'è lo shinrin-yoku,
quando e dove è nato, quali sono i benefici, perché è importante praticarlo e
come. Impariamo quindi, ad esempio, che il termine è nato in Giappone nel 1982
ed è traducibile come "bagno di foresta". Che si può praticare nelle
foreste, nei boschi e, in mancanza, nei parchi urbani e nei giardini di casa.
Che questa pratica è annoverata fra le terapie preventive perché gli effetti
dell'immersione nella natura con i cinque sensi e della relativa meditazione
sono scientificamente provati. Che rinforza, infatti, il nostro sistema
immunitario, riduce il rilascio degli ormoni dello stress, regola la pressione
arteriosa e il battito cardiaco. Tuttavia lo shinrin-yoku non è solo la base
scientifica data a quella che all'inizio era mera intuizione (camminare nel
verde fa bene al corpo e alla mente). Qui c'entra un cambio di passo, di
mentalità, di cultura, che ci porta a entrare nella natura vivendola con i
cinque sensi all'erta, perché la natura ci insegna a osservare senza giudicare,
non a fare ma a essere, ad accoglierla per accogliere noi stessi. Noi siamo
natura e purtroppo abbiamo dimenticato le nostre origini.
Ma Selene Calloni
Williams non si ferma qui. Dopo averci spiegato ciò che lo shinrin-yoku rappresenta e
raccontato la propria formazione (più foreste che aule universitarie, afferma)
e il proprio modo di vivere la foresta, ci fa entrare nel vivo di una
meditazione che si incardina, in primis,
sul concetto di interscambio profondo fra noi e la natura, esprimibile con
l'espressione "entrare il bosco" ovvero penetrare nel e lasciarci
penetrare dal bosco. Il passo successivo è quello di accedere agli spiriti
della foresta. Ogni albero ha il proprio spirito e imparare a parlargli e ad ascoltarlo
fa parte del potere curativo dello shinrin-yoku. Del resto "il bosco è psiche" e sta
a noi decidere quanto siamo disposti a contattare le nostre emozioni,
sperimentando un dialogo differente da quello al quale siamo accostumati. A tal
proposito gli autori, Selene Calloni
Williams (scrittrice, viaggiatrice e
documentarista) e Noburu Okuda
Dō (esperto di medicina
dell'ambiente e specializzato nei rapporti uomo-natura), sono chiari:
"In questo libro vi sono le chiavi pratiche della relazione con il bosco.
Il bosco è un invito ad agire, perciò il modo migliore per comprendere quanto è
esposto in questo libro è quello di mettere in pratica i rituali di immersione
che esso descrive."
La seconda parte del volume è costituita di trenta schede
corrispondenti a trenta alberi o arbusti. Ognuno di essi ‑ associato
a un mito, quasi sempre della tradizione occidentale ‑ è proposto
attraverso la capacità di interagire con le nostre emozioni, con il nostro
comportamento e quindi con il nostro destino; capacità che rappresenta le
cosiddette caratteristiche immaginali.
Un libro, in conclusione, quello di Selene
Calloni Williams e di Noburu
Okuda Dō, che offre spunti per una ricerca
interiore, la quale può condurre, se il lettore-sperimentatore davvero lo
vuole, al cambiamento.
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