La donna nella danza: Emma Cianchi ce la racconta in Cielo

In scena il 4 ed il 5 dicembre 2018 al Teatro Bellini

 

In questi giorni di iniziative ed eventi concernenti l'universo femminile e le storture intorno ad esso, ecco che anche Tersicore fa capolino ed offre il suo contributo. Almeno attraverso le idee d'avanguardia di Emma Cianchi, regista, coreografa e co-curatrice artistica della sezione danza del Teatro Bellini di Napoli. Una triplice veste che arricchisce di gratificazioni e responsabilità una donna tra le donne, con il nuovo allestimento di Cielo che riprende una vecchia coreografia per la nuovissima messinscena proprio al Teatro Bellini partenopeo.

Corsi e ricorsi storici, dunque, con un lavoro impegnativo a raccontare in danza la storia umana vista dalla metà più rosa che c'è, volando anche per salti pindarici qua e là per la storia presi per mano da Emma Cianchi. Che, come lei stessa ci ha spiegato,

nello spazio apparentemente definito, eppure immenso, dove ogni cosa è intuibile ma mai manifesta una luce soffusa svela il femminile e accompagna l’intreccio relazionale tra attrazioni e repulsioni, istinto di conservazione e di distruzione. Un disegno dinamico e ancestrale da cui si sprigionano movimenti dal ritmo crescente e che vede la sua genesi nell’estasi mistica fino alla connessione con l’infinito: un incessante cercare, un inevitabile confronto, un eterno domandare dinnanzi all’immensità del Cosmo.

Prese come un lungo incipit, queste righe stanno a significare proprio lo slancio verso l'infinito ed il Cosmo dell'essere donna. Concetto che sarà ripreso più avanti e portato alla ribalta ben oltre le buone intenzioni iniziali. Del resto l'accurata sovrastruttura culturale che Emma Cianchi offre in ogni produzione le ha già riservato parecchie soddisfazioni, imponendosi all'attenzione dei media e del pubblico in festival e kermesse a Bari, Firenze, Mantova, Lucca, Volterra, Salerno e Lecce a cornice di produzioni esportate negli ultimissimi anni anche a Varsavia, Praga, Lisbona e su e giù per la Penisola. Un viaggio a metà strada tra cinema e teatro, danza e video-proiezioni. Un impegno sempre profuso a metà strada tra qualcosa e qualcos'altro, leitmotiv della sua produzione del passato prossimo e remoto.

Ed in questo solco tracciato negli anni, Emma Cianchi aggiunge altra linfa al suo nuovo Cielo, mettendo in bella mostra

L’universo e le sue leggi, lo spazio e la sua potenza armonizzante e generatrice che si confrontano con la matrice femminile che tutto crea e regola. Ishtar con la sua enigmatica stella a otto punte e prima Dea Madre ad essere venerata è la massima espressione del femminino nelle antiche civiltà. Dal suo mito derivano il culto di Iside, di Demetra, di Venere, fino all’adorazione della Vergine Maria. Dal paganesimo al cattolicesimo un viaggio sensoriale che attraverso i millenni connette con l’universo e racconta con proiezioni, disegni e testi, il potere immenso della donna e la sua missione salvifica.

Cosmo, universo, infinito e donne di tutta la storia. Ecco l'ultima griffe di Emma Cianchi, donna tra le donne di una storia senza fine raccontata a modo suo:

La danza fluida e dinamica, arricchita da momenti più tipicamente teatrali, segue il movimento degli astri e ne svela il carattere magico e fisico in una dicotomia perfetta: parole e musica, suono e voce conducono lo spettatore a varie interpretazioni della parola “cielo” in un percorso semantico che attraversa i millenni tra legenda, scienza, filosofia e pura immaginazione.

Danza, teatro, musica, videoproiezioni e interazione digitale: la combinazione tra diverse discipline e la collaborazione tra artisti di provenienza differente dà vita ad un lavoro avanguardista in cui l’elemento magico va di pari passo con l’interpretazione ostinatamente razionale. Magia, irrazionale, razionale: Cielo, una moltitudine di donne, un’incessante danza evocativa in un'incessante crescita di dinamiche, direzioni, forze per raccontare il femminile e i suoi molteplici aspetti, in uno spettacolo al limite del magico e del misterioso.

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