"Cosa farai quando sarai grande?" di Nino Besozzi

Associazione Nino Besozzi - Iniziative artistiche, 2017

La copertina del libro di Nino Besozzi.

Nino (all'anagrafe Giuseppe) Besozzi: attore di fama, nato a Milano nel 1901 e morto nella stessa Milano settant'anni dopo. Una carriera nel teatro, oltre che nel cinema e in televisione, dove ha recitato con personaggi del calibro di Ruggero Ruggeri, Dario Niccodemi, Ermete Novelli, Maria Melato, Dina Galli, Alda Borelli, Irma Gramatica, Anna Magnani, Andreina Pagnani, Antonio Gandusio, Totò. Sono soltanto alcuni.

Nel 1965 Milano gli conferisce la civica benemerenza con medaglia d'oro (più nota con il nome non ufficiale di Ambrogino d'oro). Nello stesso anno, per l'editore Ceschina, esce Cosa farai quando sarai grande? scritto dallo stesso Besozzi. Il libro è stato ripubblicato nel 2017 dall'Associazione Nino Besozzi - Iniziative artistiche, fondata dal figlio di Nino: Aldo, per scelta attore non professionista.

Una sorta di diario, quello di Nino, in cui inizia a raccontare la propria vita partendo dalla domanda che dà il titolo al libro. Un racconto cronologico palpitante, intramezzato da aneddoti, curiosità, nozioni, ricordi, abitudini: le battute improvvisate di quel "maestro di prontezza" che era Petrolini; il temibile critico romano Silvio D'Amico; la consistenza delle paghe degli attori; il gergo teatrale secondo cui le papere si chiamano anche "fotte" e le "scene vuote" sono tali perché l'attore che doveva essere in palcoscenico s'è dimenticato di farlo…

A riconoscimento di una vita piena e ricca di successi, il racconto autobiografico si conclude con un'esclamazione, che si raccorda alla domanda iniziale: "Giuseppe Besozzi non avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe diventato l'attore Nino Besozzi!"

La vera conclusione del libro, però, non è appannaggio dell'attore, ma del padre, che lascia traccia della sua etica in una serie di ammonimenti ai suoi figli, Ada e Aldo: primo fra tutti, quello di portarsi onestamente nella vita.