"Livorno in danza": un festival alla ricerca di nuovi talenti
Il
logo del festival.
|
Livorno capitale della danza in questo inverno 2018, tra i
più caldi degli ultimi tempi, salvo qualche consueta sfuriata di vento e
pioggia.
E tra le consuetudini di questi giorni segnaliamo proprio
quella registrata nella città toscana che, con il suo torrione della Fortezza
vecchia, si erge a custode del futuro della danza e di Tersicore.
"Livorno in Danza" torna prepotentemente a far parlare di sé e dei
suoi mille ragazze e ragazzi impegnati a scrivere nuove pagine di danza e,
soprattutto, a svelare i nomi dei nuovi talenti da lanciare al di là dei sogni
e delle Alpi. Eh sì, perché dal 9 al 12 febbraio 2018 la direttrice artistica
del "Livorno in Danza", Gaia Lemmi, guiderà i lavori di una
commissione internazionale che lei stessa ha presentato agli organi di stampa,
soprattutto in vista della chiusura delle iscrizioni prevista per il 15 gennaio:
«A cominciare,» racconta, «dall'israeliano Igal Perry, direttore del Peridance
Center New York; l'ungherese Tamas Moricz, co-direttore del Balletto
Reale delle Fiandre; il francese Stephen Delattre,
direttore del Delattre Ballet
Company; il britannico Julie Wherlock, direttrice del
Ballettschule di Basilea; la statunitense Maurice Causey, già nome di spicco del Forsythe
Frankfurt Ballet e NDT,
nonché il direttore del DAF e Spellbound Mauro Astolfi. Nomi e cognomi che ci consentono di realizzare il
sogno almeno di alcuni ballerini impegnati nel nostro festival, con le
audizioni del 12 febbraio utili a far scoprire in giro i nostri ragazzi
meritevoli di attenzioni credibili e lungimiranti garantite dai commissari di
questa ottava edizione e di tutte le altre.»
Basti pensare ai nomi del passato quali Virginie
Mecene (direttrice Martha Graham Center New York), Constança Couto (Conservatorio Nacional
di Lisbona), Teresa Kelsey (Trinity
Laban di Londra), Stéphane Fournial (Scuola di ballo Teatro San Carlo di Napoli),
Biagio Tambone (già Teatro alla Scala di Milano),
Pompea Santoro (Ekodance Project Torino), Anna Maria Prina (già direttrice dell’Accademia del Teatro Alla Scala
di Milano), Savina Marasi (Henny Jurriens di Amsterdam) e
molti altri. Frutto di un lavoro certosino di Gaia Lemmi e della sua direzione
che ha in passato offerto percorsi di formazione altamente specializzata nelle
istituzioni del Peridance Center di New York,
dell’Accademia di Basilea in Svizzera, del Balletto Reale delle Fiandre in
Belgio, del DAF di Roma, della Delattre Ballet Company di Mainz in
Germania, della Henny Jurriens
Foundation di Amsterdam, del Raça
Centro de Arte di San Paolo in Brasile.
E quest'anno cosa uscirà dal cilindro artistico di Gaia
Lemmi? Intanto lunedì 12 ci sono le attesissime audizioni per danzatori a
partire dai dodici anni di età per accedere a percorsi formativi intensivi
presso il Peridance Center di New York, il DAF di Roma
o la Ballettschukle di Basilea. E poi un mare di
altri riconoscimenti previsti per andare incontro alle esigenze di un migliaio
di ragazze e ragazzi in gran fermento, come ci spiega la stessa Gaia Lemmi:
«I risultati vengono determinati dalla somma matematica dei
voti espressi dai giudici. I premi per i vincitori di ciascuna categoria del
"Livorno in Danza" sono autentiche opere d’arte, uniche nel loro
genere. Infatti vengono coniate delle medaglie in metallo, appositamente ed
esclusivamente realizzate con il logo dell’evento. Tra i vincitori di categoria
viene eletto il vincitore assoluto, che si aggiudica un’opera interamente
realizzata a mano dalla Cooperativa Sociale Blucammello
ed un rimborso in denaro messo a disposizione dalla famiglia di Paola Dolci. Il
vincitore della Composizione Coreografica si aggiudicherà invece un altro
premio in denaro messo stavolta a disposizione dell’azienda Antheo,
leader nella produzione di tappeti danza ed attrezzature per sale danza. Nel
corso del Galà dei finalisti verranno sorteggiati degli spettatori che andranno
a formare la “giuria popolare”, eleggendo il titolo di maggior gradimento del
pubblico. Questo premio prevede un rimborso offerto da Radio Incontro, radio
ufficiale dell’evento ma tutte le informazioni sono tuttavia disponibili sul
sito ufficiale del festival www.livornoindanza.info.»
La fonte ufficiale cui
rivolgersi per qualsiasi informazione o per verificare eventuali cambiamenti di
programma è http://www.livornoindanza.info/.
Il portale http://www.morfoedro.it/ non è da ritenersi
responsabile per cambiamenti di programma, per errori di stampa od omissioni di
qualsiasi tipo e per il contenuto dei siti esterni accessibili tramite
collegamenti forniti come semplice servizio agli utenti della rete.