Zio Paperone e i segreti del deposito. Storia e statica del simbolo di Paperopoli in mostra a WOW Spazio Fumetto di Milano

Ma se dovessimo costruirlo davvero, il deposito di zio Paperone sarebbe identico all’edificio dei fumetti? E di quali vincoli occorrerebbe tenere conto? La risposta l'ha data il Politecnico di Milano

 

La mostra sarà allestita dal 13 giugno al 27 settembre 2015, con chiusura estiva dal 3 al 31 agosto, presso WOW Spazio Fumetto di Milano, via Campania, 12

 

La mostra. 1

Dove e quando. 2

 

La mostra

La locandina della mostra

Per la prima volta in mostra verrà raccontata la straordinaria storia, personale ed editoriale, di zio Paperone, il papero più ricco del mondo, con un insolito e avvincente viaggio tra i segreti più segreti del suo deposito! Quanto denaro contiene quel bizzarro edificio blindato che domina Paperopoli dall’alto di una collina? Quanto è grande? Se esistesse veramente come sarebbe fatto? Quanto dovrebbe essere grande un edificio per contenere davvero i 9 fantasticatilioni, 4 biliongilioni, 6 centifrugalilioni, 8700 dollari e 16 cents che dice di possedere Zio Paperone? A tutte queste domande e a tante altre risponde questa mostra, nata da un’idea di Ferdinando Zanzottera e realizzata da WOW Spazio Fumetto, Andrea Tardito, Luca Sgambi e Ferdinando Zanzottera con il Patrocinio della Scuola di Architettura Civile (corso di studi in Architettura delle Costruzioni) del Politecnico di Milano e in collaborazione con il settimanale Topolino.

La prima sezione della mostra sarà dedicata alla figura di Zio Paperone e a quella del suo creatore Carl Barks, che lo disegnò per la prima volta nel 1947 per una storia intitolata “Il Natale di Paperino su Monte Orso”.

Si potranno scoprire i lati più affascinanti e divertenti del suo carattere, per poi passare in rassegna lo straordinario cast che lo accompagna nelle sue avventure ai quattro angoli del mondo. Una vera e propria dinastia, da Paperino ai nipotini Qui, Quo e Qua, da Gastone a Nonna Papera, di cui sarà possibile scoprire i segreti esplorando l’albero genealogico della famiglia dei Paperi, in un’installazione multimediale realizzata appositamente per la mostra da GlobalMedia. Ovviamente non mancheranno i nemici di sempre come la Banda Bassotti e la strega Amelia e i rivali affaristici Rockerduck e Cuordipietra.

In mostra troveranno poi spazio le tavole e le illustrazioni originali di artisti come Barks stesso, Romano Scarpa, Giorgio Cavazzano, Corrado Mastantuono, Marco Rota, Andrea Freccero e tanti altri.

Saranno esposte in anteprima assoluta le tavole della nuova saga estiva “La grande corsa (contro il tempo)” scritta da Bruno Enna e disegnata da Alessandro Perina. La storia, che si svolge interamente a Paperopoli, ha inizio proprio nelle stanze del deposito da cui prenderà il via un incredibile Gran Premio che mette in palio la salvezza della Numero Uno.

La parte successiva passa in rassegna la storia della città di Paperopoli e del deposito, il simbolo della città e uno degli edifici immaginari più conosciuti al mondo.

Dalla piccola cittadina fondata dal pioniere Cornelius Coot si passerà alla metropoli di oggi, con l’esposizione di alcuni bozzetti originali del disegnatore Blasco Pisapia, che nel 2014 ha illustrato per il settimanale Topolino una guida turistica della città.

Dalla città intera si passerà a vedere nel dettaglio la vita quotidiana nel deposito, dalla vasca contenente i tre ettari cubici di denaro ai mille sistemi di difesa per difendere il deposito da questuanti, seccatori e nemici vari. La fabbrica delle miniature modellerà invece una statua di Paperone e realizzerà un modello del deposito, completo in ogni dettaglio.

L’ultima sezione, curata dall’ingegnere Luca Sgambi (professore a contratto alla Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano) e dagli studenti del suo corso sarà dedicata al progetto tecnico-strutturale del deposito. Per la prima volta sarà possibile capire come sarebbe il deposito se venisse costruito nel mondo reale. Sarebbe identico all’edificio dei fumetti? Di quali vincoli occorrerebbe tenere conto?

Grazie alla collaborazione del laboratorio +Lab del Politecnico di Milano, diretto dalla professoressa Marinella Levi, Zio Paperone, la città di Paperopoli e il deposito prenderanno vita in installazioni, plastici e statuette realizzati attraverso l’innovativa tecnologia della stampa 3D. Inoltre, una seconda installazione interattiva, realizzata da GlobalMedia, permetterà di vedere i rendering tridimensionali degli edifici più famosi di una città che tutti conosciamo benissimo anche senza esserci mai andati davvero.

Durante tutto il periodo di esposizione verranno organizzati incontri con professori universitari, scienziati e architetti che sviscereranno, in modo adatto a un pubblico di tutte le età, i temi che la mostra tocca: urbanistica, statica, ingegneria dei materiali e molto altro. Non mancheranno incontri con autori, laboratori di disegno, dimostrazioni di stampa 3D, laboratori di “riciclo creativo” – attività molto amata da Zio Paperone! – e molto altro, oltre a laboratori di fumetto in collaborazione con la redazione di Topolino, per ragazzi dagli 8 anni in su. Architetti, progettisti e fumettisti del futuro grazie all’aiuto di sceneggiatori, disegnatori e giornalisti del giornale, creeranno nuove storie dedicate al deposito e a Zio Paperone.

Dove e quando

Presso WOW Spazio Fumetto di Milano, via Campania, 12, tel. 02 49524744, www.museowow.it, info@museowow.it

Dal 13 giugno al 27 settembre 2015, con chiusura estiva dal 3 al 31 agosto.

Orari di apertura: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00.

Biglietti: intero 5,00 euro; ridotto 3,00 euro; convenzionato 4,00 euro

La fonte ufficiale cui rivolgersi per qualsiasi informazione o per verificare eventuali cambiamenti di programma è WOW Spazio Fumetto, via Campania, 12, Milano.

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