Raymonda: il balletto di Marius Petipa ricostruito per il Ballo della Scala

Ricostruita la versione di Raymonda più vicina all’originale: quella che andò trionfalmente in scena a San Pietroburgo nel 1898

In scena alla Scala dal 3 al 13 ottobre 2012, dopo aver ricevuto il Premio Danza&Danza come miglior spettacolo classico della scorsa stagione e il plauso della critica internazionale

 

Raymonda. 1

Un affascinante lavoro di ricostruzione. 1

Cast, video e backstage. 2

 

Raymonda. Al centro O. Novikova e F. Vogel.

© Foto Brescia-Amisano-Teatro alla Scala

Raymonda

Balletto in tre atti (quattro scene)

Libretto di Lidia Pashkova e Marius Petipa basato su una leggenda medievale

Coreografia: Marius Petipa (1898)

Ricostruzione della coreografia e messa in scena: Sergej Vikharev

Musica: Aleksandr Glazunov

Direttore:Alexander Titov

Scene originali: Orest Allegri, Pëtr Lambin, Konstantin Ivanov (1898)

ricreate da Elena Kinkulskaya e Boris Kaminsky

Costumi originali: Ivan Vsevoložskij (1898) ricreati da Irene Monti

Luci: Marco Filibeck

Ricerche storiche d’archivio e coordinamento: Pavel Gershenzon

Artisti ospiti:

Olesia Novikova (3, 5s, 9, 11 ottobre )

Friedemann Vogel  (3, 5s, 9, 11 ottobre.)

Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala

Produzione Teatro alla Scala

 

In prima assoluta per il Ballo della Scala nell’ottobre 2011, ritorna nella nuova stagione la più rispettosa versione di Raymonda, la più vicina all’originale che andò in scena con un successo trionfale a San Pietroburgo nel 1898. Il libretto si basa su una leggenda medievale: dame, cavalieri, crociati e saraceni, cattedrali e castelli hanno stimolato la fantasia del giovane Aleksandr Glazunov, alla sua prima composizione di balletto, e la infinita sapienza di Petipa, che inanella una serie interminabile e ricchissima di variazioni classiche, danze esotiche e di carattere, pantomime, lirici passi a due e grandi momenti di evidenza per il corpo di ballo, con un finale grandioso. Dalle notazioni coreografiche archiviate a Harvard, dai disegni originali custoditi nel Museo e nella Biblioteca Teatrali di San Pietroburgo prende vita alla Scala l’ultimo grande titolo del glorioso periodo dei balletti imperiali

Un affascinante lavoro di ricostruzione.

Dalle notazioni coreografiche, dai bozzetti e documenti originali del 1898, questo balletto ha preso vita alla Scala grazie al lavoro di studio e di recupero di Sergej Vikharev (curatore della ricostruzione coreografica e della messa in scena) e Pavel Gershenzon (ricerche storiche d’archivio e coordinamento), esperti del settore che già al Teatro Mariinskij hanno portato a termine operazioni analoghe con La Bella addormentata, La Bayadère, Il risveglio di Flora e, al Teatro Bol’šoj, Coppélia.

Un lavoro di ricerca di grande fascino: nella Collezione Sergeyev presso la Harvard Theatre Collection sono custodite le notazioni coreografiche trascritte con il metodo Stepanov, che hanno permesso di lavorare alla ricostruzione della coreografia di Marius Petipa. Le scenografie sono state costruite sulla base di bozzetti, modellini e fotografie originali forniti dal Museo di Stato di Teatro e Musica di San Pietroburgo e dei materiali messi a disposizione dall’Archivio Storico Statale Russo di San Pietroburgo; i costumi di Ivan Vsevoložkij sono stati riprodotti dai figurini originali custoditi nella collezione della Biblioteca di Stato di San Pietroburgo.

Una ricostruzione - che significa soprattutto restituire la composizione del balletto e il suo spirito - che ha suscitato molto interesse a livello internazionale e proprio per l’importanza dell’operazione è stata ripresa dalle telecamere della RAI - Radiotelevisione Italiana, trasmessa su  RAI 5 e ora documentata in un DVD, di recentissima pubblicazione.

Raymonda torna in scena alla Scala dal 3 al 13 ottobre dopo aver ricevuto il Premio Danza&Danza come miglior spettacolo classico della scorsa stagione e il plauso della critica internazionale: la stampa russa, attentissima a questa ricostruzione storica, ne auspica una tournée al Bol’šoj; il Financial Times ha assegnato alla produzione cinque stelle, il Times quattro.

Nella bellezza del suo allestimento, della sua musica, della sua danza, Raymonda potrà svelarsi e veder riconosciuta la sua importanza storica nello sviluppo della costruzione del Balletto. Apoteosi dell’arte della fine del XIX secolo, questo balletto è un punto di svolta, sul crinale oltre il quale già si affaccia l’epoca di Fokine, dei Ballets Russes, di Balanchine: lo stimolo e la sfida sarà far percepire al pubblico il profumo di quell’epoca e dei suoi fermenti.

Cast, video e backstage

Sul sito www.teatroallascala.org, si possono trovare, oltre che tutti i cast, anche video di scena e backstage. Il Teatro alla Scala è presente su Facebook (http://www.facebook.com/teatro.alla.scala), Twitter (https://twitter.com/teatroallascala) e Youtube (http://www.youtube.com/user/teatroallascala).

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