Vincenzo Zitello (arpa e flauti) e Raffaele Rinciari (pianoforte) in un concerto che ha entusiasmato
Chiesa di Santa Maria Maddalena, Cascina
di Camuzzago, Bellusco
(Monza e Brianza) ‑ 5 maggio 2012
Da
sinistra: Raffaele Rinciari e Vincenzo Zitello.
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Foto Morfoedro
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La chiesa è stracolma, nonostante la pioggia che scende
dalla mattina. Un centinaio di persone ha trovato posto a sedere; altrettante
sono rimaste in piedi.
Il concerto, che si colloca nell'ambito di "Musicarte", la serie di itinerari
di musica, arti visive, letteratura e tradizione, organizzata dal Comune di Bellusco, ha visto Vincenzo Zitello
e Raffaele Rinciari duettare ed eseguire pezzi in
solo: all'arpa e ai flauti il primo; al pianoforte il secondo.
Un duettare singolare, il loro, visto che
i brani che hanno deciso di eseguire insieme (tra cui uno composto
appositamente per questo concerto) li hanno intesi come "porte per entrare
in contatto e scambiare la [loro] musicalità". Ne sono risultate
ora una fusione pastosa e intimista di sonorità e – oserei dire – di anime, ora
un tripudio di ritmi, suscitati dal piglio jazz di Raffaele Rinciari.
A sorpresa Zitello si è alternato
agli strumenti: non solo l'arpa celtica e quella bardica,
ma anche tre tipi di flauto (rinascimentale, irlandese e bawu).
Ha creato così momenti di fascino, che hanno ricordato Atlas, il suo penultimo CD, dove vengono suonati i tre
flauti citati e moltissimi altri strumenti: viole, violini, violoncelli,
salteri, ocarine, dizi, mey,
cromorni, cornamuse, campane tibetane…
Un godutissimo concerto, dunque, che
ha avuto come degna cornice la chiesa di Santa Maria Maddalena, edificata a partire dal 1152.
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Vincenzo
Zitello all'arpa celtica.
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Foto Morfoedro
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Raffaele
Rinciari al pianoforte e Vincenzo Zitello al flauto rinascimentale.
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Vincenzo
Zitello al flauto irlandese.
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Raffaele
Rinciari.
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Vincenzo
Zitello alle arpe celtica e bardica.
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Raffaele
Rinciari e Vincenzo Zitello
al termine del concerto.
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