“Giselle, ovvero la chiave dei sogni”
Svetlana Zakharova
in Giselle.
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Foto Marco Brescia ‑ Teatro alla Scala
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Si svolgerà mercoledì 15 febbraio 2012, alle ore 18
presso il ridotto dei palchi “A. Toscanini” la conferenza tenuta da Giannandrea Poesio
su Giselle di Jean Coralli-Jules
Perrot.
L'incontro fa parte della serie “Prima delle Prime - Balletto”,
a cura Teatro alla Scala con Amici della Scala.
Giselle è uno dei balletti ottocenteschi più rappresentati
nel mondo, ma rimane un mistero per gli storici della danza: pochissime fonti
attendibili, scarsi materiali di ricerca relativi alle
prima produzione e abbastanza confusa la documentazione relativa al percorso
storico/coreografico del balletto attraverso gli anni. Quello che vediamo oggi
può dunque considerarsi un ibrido coreografico, scaturito da un costante lavoro
di editing operato nel nome di quei ripensamenti artistici, estetici, culturali
e sociali che caratterizzano epoche diverse. Lo stesso concetto di Romanticismo è cambiato radicalmente nel tempo, imponendo
riletture teatrali ben diverse dalle formule originariamente proposte dai
coreografi Jean Coralli e Jules Perrot, i librettisti
Théophile Gautier e Jules Vernoy de Saint-Georges, e i
compositori Adolphe Adam e
Friedrich Burgmüller.
Tuttavia, interpolazioni, tagli, trasposizioni e riorchestrazioni non hanno mai inciso in modo determinante su quella che, dopo 171 anni, rimane ancora una
drammaturgia perfetta e, pertanto, immortale: le idee e le tematiche di Giselle
sono ancora vive e accessibili come lo furono all’apice della grande era
romantica, e portano lo spettatore in uno straordinario viaggio
nell’immaginario che si rinnova di volta in volta. Ed è
proprio grazie all’immortalità di queste strutture narrative, che il balletto
si è rinnovato costantemente, anche in termini coreografici. Interpolazioni,
tagli, riscoperte e reinserimenti filologici possono essere quindi letti come
l’espressione tangibile di un processo di lettura e rilettura volto a far
apprezzare l’essenza teatrale di questo capolavoro della danza ottocentesca.
Attraverso un’analisi dei contesti
artistici, sociali e culturali, e di una esplorazione dei materiali relativi
all’ iter storico del balletto nei secoli, lo storico di danza Giannandrea Poesio propone una
serie di riflessioni sull’immortalità di Giselle vera e propria “chiave
dei sogni”.
Nato a Firenze, Giannandrea
Poesio vive e lavora in Inghilterra, dove è Reader in Dance e Deputy Head of the Division of Performing Arts
and English presso la University
of Bedfordshire. Da
diciassette anni è critico di danza per il settimanale The Spectator e da sette anni ricopre la carica di Chairman della European
Association of Dance Historians. Tra le sue pubblicazioni più recenti To and by Enrico Cecchetti ( Edizioni Joker,
2010), un analisi di materiali inediti relativi al grande danzatore e maestro.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.