Soldato siberiano

Grande come un mare verdegiallo
la steppa
sotto pigre nubi intorpidite.
- Era un soldato, -
gridò Irina controvento.
Assieme a lei discendo
scarpata di fango
fino al riquadro senza protezioni.
Campo di morti:
fiori finti e veli sbrindellati
dai fieri geli di Siberia.
- Era un soldato. Ecco la stella. -
Irina, indicando pietra povera
tra tombe recintate a basse verghe
di ferro azzurro e bianco
come lettini assurdi
di neonati.
Era un soldato.
Guardo un viso e due date
con troppo breve spazio tra di loro.
Era un soldato come i nostri
come tanti
come tutti.
Ed aveva una madre come le nostre
come tante
come tutte.

Foto Alexandre Rodichevski


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