Alda Merini. Colpe di immagini. Vita di un poeta nelle fotografie di
Giuliano Grittini
Rizzoli, 2007
Un
libro, con introduzione di Alba Donati, diviso in sei sezioni dove la Merini si
porge attraverso la propria poesia ed è porta dalle fotografie in bianco e nero
di Giuliano Grittini.
Nella Nota che
introduce in libro la Merini chiarisce:
Il fotografo rivaluta la figura. […]
Il fotografo consegnerà ai posteri una sua
interiorizzazione, una realtà che spesso sfugge alla persona stessa.
È questo il mistero della fotografia che ha reso celebri
molti poeti e molti artisti.
Ogni sezione del volume è introdotta da un'epigrafe della
stessa Merini.
Per Ritratti: "(Sono
una piccola ape furibonda.) // Mi piace cambiare di colore. // Mi piace
cambiare di misura."
Per Al telefono:
"Io non amo il telefono."
Per Il fumo:
"La mia tosse insistente/ è un atto
di protesta."
Per Il nudo:
"La poesia è la pelle bianca del
poeta."
Per La casa e i
Navigli: "La mia casa non è un
punto fermo / ma un rifugio che traballa. // Il Naviglio è cupo come la notte."
Per Gli incontri e gli
amici: "Prima di confessarti /
agli altri metti al / guinzaglio il tuo cane feroce."
In un'intervista
ho chiesto a Giuliano Grittini: "Per Rizzoli, nel 2007, è uscito il libro
fotografico Alda Merini. Colpe di
immagini. Vita di un poeta nelle
fotografie di Giuliano Grittini. Di che 'colpe' si tratta?" Mi ha
risposto: "La colpa della nudità, di essere troppo osé…"