Ospiti presenti anche se assenti

Alla manifestazione Lo Spazio danza il tempo di Gloria Chiappani Rodichevski, avvenuta con la partecipazione straordinaria dell'arpista di fama internazionale Vincenzo Zitello, erano idealmente presenti alcuni artisti ed intellettuali che ‑ non avendo potuto essere fisicamente al mio fianco ‑ hanno fatto giungere i loro saluti e i loro auguri.

Giovanni Di Palma: primo ballerino del Balletto dell'Opera di Lipsia, attualmente impegnato in tournée e in masterclass in Europa e in Giappone.

Il suo augurio è stato dettato dall'interesse che entrambi nutriamo per l'interazione dei linguaggi, in particolare per quello della danza mediato dall'interpretazione che ne dà la fotografia.

Antoniy Uzunov: già maître de ballet presso il Teatro Massimo di Palermo, ospite di Morfoedro insieme con il Gruppo dei Piccoli Danzatori della Fondazione, di cui è stato responsabile fino al mese scorso. Dopo dieci anni di proficuo lavoro artistico, infatti, la direzione del teatro palermitano, ha decretato lo scioglimento del Gruppo.

Assieme ad un profondo rammarico per una decisione non sua, Antoniy Uzunov ha inviato un messaggio augurale per la manifestazione: ho condiviso sentitamente con gli intervenuti sia il rammarico sia l'augurio.

Lilli Alù: collaboratrice di Morfoedro, già responsabile degli Affari Generali del Teatro Massimo di Palermo e del coordinamento del Coro di Voci Bianche e dei Piccoli Danzatori della Fondazione, attualmente assistente del Sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo in qualità di responsabile delle comunicazioni e relazioni esterne e di coordinatrice degli Affari Generali.

Il messaggio di Lilli Alù si è concentrato in un credo importante: "La forza della cultura unisce l'umanità ed è il valore aggiunto per il quale tutti debbono lottare in modo che non si disperda. Nel nostro piccolo, passo dopo passo, anche noi stiamo costruendo qualcosa da tramandare alle generazioni future."

Rita Amabili Rivet: ospite di Morfoedro, scrittrice ed editrice canadese.

Ha formulato i suoi auguri, sottolineando la bontà della manifestazione, in linea con la sua concezione artistica e sociale: "Sogno un mondo più giusto e cerco di ricrearlo nei miei libri, durante le mie conferenze e i miei laboratori. Essere solidale verso chi soffre e dare benessere fanno parte della dolce utopia che guida la mia vita."

Antonio Capestro: ospite di Morfoedro, architetto d'origine salentina, pittore e docente di Progettazione architettonica e urbana alla Facoltà di Architettura di Firenze.

Con Capestro, nel 2008, presso l'antica manifattura di tabacco di Borgo Cardigliano di Specchia (Lecce), ho presentato la mostra poetica Pittura ha incontrato Poesia, che puntava sull'incontro sinergico con la sua pittura. L'architetto mi ha inviato una lettera, testimonianza privilegiata di un lavoro svolto in nome della sinergia fra i diversi linguaggi che l'uomo usa per esprimersi:

Firenze, 14 marzo 2009

Carissima Gloria,

mi dispiace di non poter presentare personalmente questo mio breve intervento per impegni improrogabili, ma sono lusingato di poter essere presente con una mia riflessione su un tema in cui credo molto: le sinergie delle arti che hanno come obiettivo comune quello di estrapolare tematiche che toccano tutti al di là della forma delle loro espressioni.

Soprattutto ricordo con piacere l’esperienza vissuta la scorso anno in occasione dello stage internazionale di danza Danser Ensemble nel Salento dove pittura e poesia hanno provocato emozioni inaspettate. Ho avuto la sensazione che un evento dedicato alla danza si dilatasse nel tema dell’arte sostenuto da creatività e professionalità dove artisti e persone hanno avuto modo di esprimersi, a più livelli […].

Così l’evento, nato per insegnare, imparare, rappresentare l’arte del movimento, ha costituito un valore che è bene iniziare a considerare, un valore a cui affezionarsi per il benessere del corpo e per il benesser-ci della mente e ha introdotto la consapevolezza che non è solo opportuno ma è anche bello pensare alle infinite espressioni dell’uomo […].

Il connubio della mia pittura con la tua poesia ci ha incoraggiato a capire che pensiamo e dunque siamo molto più dell’immagine stereotipata e compartimentata in cui ci identifichiamo o in cui ci vogliono identificare: siamo complessi e quando crediamo a questo riusciamo a rappresentarci con espressioni uniche e non finite tra spazio e tempo.

Eventi come quello che tu promuovi ci nutrono e ci fortificano per intraprendere questo affascinante percorso della mente, del cuore e del corpo che adora l’ignoto come possibilità di esplorare il proprio essere che ci sorprende sempre e fa in modo che il nostro esser-ci abbia infinite espressioni.

Nel ringraziarti di avermi coinvolto ti auguro che il tuo progetto di far respirare all’uomo la sua natura che coinvolge varie forme d’arte diventi una realtà ed un laboratorio continuo di idee vivaci per il futuro.

Buon lavoro.

Antonio Capestro