La stagione 2009 del Teatro Massimo di Palermo
Tradizione ed innovazione, propositi di rilancio, proiezione
internazionale, aumento della produttività, attenzione verso i giovani
La
sala grande del Teatro Massimo di Palermo.
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Foto Studio Camera Palermo
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Dialogo tra
repertorio popolare (con significative presenze di artisti di livello) e nuove
proposte per stimolare la curiosità del pubblico, sguardo all’Europa per
consolidare sempre di più l’immagine internazionale del Massimo, rinnovata
attenzione nei confronti dei più giovani e collaborazioni con similari
istituzioni palermitane sono i significativi intenti che si prefigge il teatro
palermitano per rendere sempre più forte e consolidata la sua dimensione di
primo teatro cittadino ed importante punto di riferimento culturale della
Sicilia.
La stagione di
opere, balletti e concerti 2009, presentata il 4 ottobre 2008, nella sala
grande del Massimo, alla presenza di un folto pubblico, è stata introdotta dal
Sindaco di Palermo e Presidente della Fondazione, Diego Cammarata, che ha
espresso il suo orgoglio, unito a soddisfazione ed apprezzamento, per il
percorso di rilancio intrapreso dal teatro sia dal punto di vista finanziario
che artistico, esaltato altresì dal gran successo ottenuto lo scorso anno
durante la tournée in Giappone e confermato dal recente invito ricevuto dalla
Fondazione di portare le sue produzioni nell’estate del 2009 al Festival di
Savonlinna in Finlandia, contribuendo così a proiettare in campo internazionale
un’immagine altamente positiva e creativa della città di Palermo.
Il Sovrintendente,
Antonio Cognata, intervenuto successivamente, ha evidenziato come produrre
sempre di più sia per il Teatro lo scopo principale e la stagione 2009, con 9
titoli d’opera, 2 balletti e 8 appuntamenti sinfonici, oltre agli spettacoli
appositamente ideati per i giovanissimi, consentirà di tenere il Massimo aperto
per oltre 100 giorni l’anno, consolidando così il rapporto con il suo pubblico
come dimostra il terzo posto raggiunto nei parametri ministeriali per la
distribuzione dei finanziamenti per quanto riguarda la qualità e la quantità
della produzione. Garantire la produttività, mantenere la qualità, riconfermare
il successo con opere di gradimento e stimolare la conoscenza per rendere
ancora più ampio il richiamo del pubblico verso il Teatro che, adesso, si apre
verso nuovi progetti di esportazione delle proprie produzioni come sarà per I Puritani, Cavalleria rusticana e Pagliacci
che saranno presentate l’estate prossima in Finlandia così come si andrà in
trasferta a Berlino ed a Londra per presentare la stagione, e a cui si
aggiungono numerose coproduzioni con altri teatri nazionali ed esteri e
presenze importanti di artisti rinomati in tutto il mondo per la prima volta a
Palermo, sono tutti questi i grandi motivi di orgoglio rappresentati dal
Sovrintendente del Teatro che ha anche fatto presente la volontà di proseguire
nell’attenzione verso i giovani con il programma “La scuola va al Massimo”, forte
della presenza quest’anno di 40.000 piccoli spettatori, e ricordato le
collaborazioni con l’Associazione Amici della Musica e con il Teatro Zappalà:
il tutto grazie anche al contributo generoso dato alla stagione dal Banco di
Sicilia ed al sostegno avuto dall’Azienda farmaceutica Riccobono.
Il filo conduttore
della stagione 2009, improntato sull’amore con tutte le sue sfaccettature, è
stato evidenziato dal Direttore Artistico, Lorenzo Mariani, così come la
valorizzazione dei talenti siciliani presenti nel cartellone: da Desirée
Rancatore a Vincenzo Taormina, da Laura Giordano ed Eleonora Abbagnato a
Gabriele Ferro.
Le opere
Si inizia con il Lohengrin wagneriano (l’amor puro),
assente da oltre quarant’anni da Palermo, con un cast notevole e più propenso
ad una lettura dell’opera vicina al temperamento italiano piuttosto che
tedesco. Ne saranno protagonisti Zoran Todorovich, Martina Serafin, Marianne
Cornetti e Sergei Keuferkus e la bacchetta di Stefan Soltesz con regia, scene e
costumi (in coproduzione con il Teatro Carlo Felice di Genova) di Hugo de Ana
(5 rappresentazioni dal 24 gennaio al 5 febbraio).
Interessante il
cast del secondo titolo della stagione, rappresentante (la vendetta d’amore),
l’Adriana Lecouvreur di Cilea (6
rappresentazioni dal 21 febbraio all’1 marzo), che avrà quali interpreti:
Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Ildiko Komlosi e Alberto Mastromarino con la
direzione di Donato Renzetti e la regia di Giulio Ciabatti sullo storico
allestimento del Teatro dell’Opera di Roma (scene di Ettore Rondelli e costumi
di Maria de Matteis).
Debutta il 16
aprile (6 rappresentazioni fino al 23 aprile) Die tote Stadt (La città morta), dove predomina l’amore nostalgico
per moglie scomparsa, che Erich Wolfgang Korngol compose nel 1920. Mai
rappresentata a Palermo, l’opera si avvale della direzione di Will Humburg e
dell’allestimento scenico in coproduzione con il Teatro la Fenice di Venezia ideato da
Pierluigi Pizzi, che curerà altresì la regia dell’opera, ed avrà quali
interpreti principali: John Treleaven, Nicola Beller Carbone e Alexandru
Agache.
Il gioco dell’amore
è rappresentato dal titolo mozartiano Così
fan tutte, diretto da Hubert Soudant, con un cast composto da numerosi
giovani cantanti: Maria Luigia Borsi, Elena Zhidkova, i palermitani Laura Giordano
e Vincenzo Taormina, Andrea Concetti, Celso Abelo, nell’allestimento (scene di
Italo Grassi e costumi di Sylvia Aymonino) proveniente dalla New Israeli Opera
e con la regia di Marco Gandini (6 recite dal 10 al 17 giugno).
Prima della
trasferta per la Finlandia
che si svolgerà dal 28 luglio all’1 agosto, è previsto il ritorno dell’opera
lirica sul palcoscenico all’aperto del Teatro Verdura (5/9 luglio) dove
andranno in scena due drammi dell’amore geloso: Cavalleria Rusticana di Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, nell’allestimento che ha
debuttato con successo nel 2007 (andato poi in Giappone per la tournée del
Massimo e che insieme ai Puritani
sarà ammirato dal pubblico finlandese) firmato da Lorenzo Mariani (regia) e
Maurizio Balò (scene e costumi) con la direzione di Paolo Arrivabeni e fra i
cantanti Zoran Todorovich, Silvio Zanon, Susanna Branchini e Fabio Previati.
In Autunno si
riprende con Madama Butterfly di
Giacomo Puccini, simbolo del sacrificio per amore, nell’edizione proveniente
dalla Finnish National Opera di Maurizio Balò, con la regia di Lorenzo Mariani,
la direzione orchestrale del palermitano Gabriele Ferro ed interpreti: Hui He,
Massimiliano Pisapia e Fabio Capitanucci (7 recite dal 19 al 27 settembre).
Concludono la
stagione d’opera due titoli verdiani: Simon
Boccanegra, dove le passioni spaziano dalla vendetta alla gelosia, in scena
dal 23 al 29 ottobre per 6 rappresentazioni, con Roberto Frontali, Amarilli
Nizza, Ferruccio Furlanetto, Walter Fraccaro, Silvio Zanon, in una coproduzione
col Teatro Comunale di Bologna (scene e costumi Guido Fiorato), con la regia di
Giorgio Gallione e, sul podio, Philippe Auguin, a cui seguirà Rigoletto (l’amore paterno e filiale)
nell’allestimento del Teatro Regio di Parma firmato da Pierluigi Samaritani che
ne cura, altresì, la regia. La direzione dorchestra è affidata a Keri-Lynn
Wilson ed il cast prestigioso è composto da interpreti quali: Leo Nucci,
Roberto Aronica e Norah Amsellem (8 rappresentazioni dal 22 novembre al 2
dicembre).
I balletti
Malgrado siano
previste 20 rappresentazioni di balletto per due titoli molto celebri come Romeo e Giulietta e La bella addormentata, tra l’altro rappresentati a distanza e,
cioè, rispettivamente a metà ed a fine stagione, l’offerta risulta piuttosto
esigua in una città, come Palermo, dove la danza fa sempre il tutto esaurito e
viene praticata da tantissimi giovani. Due titoli sono, anche, veramente,
troppo pochi per una completa valorizzazione di un Corpo di ballo, che, sulla
carta, appare stabile ma che, in realtà, è composto per la maggior parte da
ballerini scritturati unicamente per quei pochi mesi in cui vanno in scena le
produzioni con la conseguenza che non si riesce così a dare risposte né
occupazionali né di quella crescita che una compagnia di ballo può solo
acquisire mantenendo in produzione il gruppo al completo (stabili e
scritturati) per almeno dieci mesi l’anno come avviene in altri teatri come
Milano, Roma (ben 16 titoli di balletto quest’anno nel cartellone della
capitale) e Firenze, che, attualmente, in questo momento, sembrano dare
maggiore apertura e considerazione alle problematiche della danza che ormai da
troppo tempo affliggono questa categoria artistica in Italia. Dispiace perché
quest’arte, pur potendo dare molto al nostro Teatro, appare ancora oggi a
Palermo un po’ la cenerentola della situazione malgrado in questi ultimi anni
abbia sempre ottenuto importante riscontro da parte del pubblico ed avendo il
Teatro stesso messo in scena produzioni impegnative e di buona fattura. Insomma:
si potrebbe fare molto di più ed ottenere anche un ritorno importante di
immagine e di seguito non solo locale.
Romeo e Giulietta (l’amore oltre la morte), su musica di
Prokofiev, primo appuntamento col balletto (10 rappresentazioni dal 15 al 21
maggio), sarà la nuova creazione (regia e coreografia) di Luciano Cannito,
direttore del Ballo del Massimo, che si avvarrà di un nuovo allestimento del
Teatro con scene di Italo Grassi e costumi di Alessandra Facchinetti. Nei ruoli
principali ritorna a Palermo Eleonora Abbagnato, recentemente protagonista nel
balletto Cassandra di Cannito,
rappresentato al Teatro di Verdura quest’estate, insieme a Ivan Gil Ortega e
Steven McRae. La direzione orchestrale è affidata a Marzio Conti.
Lo sfavillante
sogno d’amore e di fiaba, di cui è permeato il balletto La
Bella Addormentata,
su musica di Čaikovskij, sarà il regalo di Natale del Teatro Massimo ai
palermitani. In scena dal 17 al 23 dicembre, si avvarrà della coreografia da
Petipa/Ivanov di Irina Kolpakova (grande interprete del ruolo di Aurora nel
passato) ed avrà quali interpreti una doppia coppia di étoiles nelle dieci rappresentazioni previste quali: Dorothée
Gilbert e Alessio Carbone in alternanza con Marianela Nunez e Thiago Soares. La
direzione dell’Orchestra è affidata a Alexander Titov.
I concerti
Interessante e con
proposte di vario genere, rivolte sia ad un pubblico di appassionati che alla
ricerca di nuovi spettatori, risulta la nuova stagione sinfonica 2009 del
Teatro Massimo. Tra le nuove presenze, a fianco dell’Orchestra del Teatro
(nell’ordine: 5 febbraio, 8 marzo, 27 maggio), la nota cantante israeliana Noa,
il giovane ma acclamato compositore e pianista Giovanni Allevi ed Elio
(stavolta, senza le Storie Tese) che darà la voce ad un inedito Frankestein! Pan-demonium per chansonnier ed
ensemble in tre diversi appuntamenti che, sicuramente, richiameranno un
pubblico un po’ diverso e stimoleranno la curiosità dello spettatore
tradizionale.
Di particolare
importanza, poi, sono i due concerti affidati, rispettivamente, il 18 maggio a
Jurij Temirkanov con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo (pianista Denis
Matsuev) in un programma tipicamente russo (Concerto
n. 3 in re minore op 30 per pianoforte e orchestra di Rachmaninov e Quadri di un’esposizione di Musorgskij/Ravel)
ed il 16 settembre a Riccardo Muti con la Israel Philarmonic
Orchestra (Sinfonia n. 3 in mi bemolle
maggiore op. 55 Eroica di Beethoven e la Sinfonia n. 6 in si minore op.74 Patetica di
Čaikovskij).
Due nomi molto noti della direzione orchestrale,
mai venuti a Palermo, sono quelli di James Conlon, che dirigerà il 10 maggio la
celebre Sinfonia n. 9 in re minore op 125
per soli, coro e orchestra di Beethoven (interpreti: Desirée Rancatore,
Sara Allegretta, John Trealeaven, Jukka Rasulainen), e di Jeffrey Tate sul
podio il 10 ottobre per Introduzione e
Allegro op.47 di Elgar e la
Sinfonia n. 4 in sol maggiore per soprano e
orchestra (soprano: Rachel Harnish) di Mahler.
Di richiamo
l’esecuzione in forma di concerto dell’opera Faust di Gounod (20 e 22 marzo), diretta da Michel Plasson, con
protagonisti Andrea Bocelli, Roberto Scandiuzzi, Jean-François Lapointe, Alexia
Vulgaridou, Elena Belfiore.
Il Concerto di San Silvestro con la Swing Dance Orchestra
chiuderà la stagione sinfonica il 31 dicembre 2009 in una sorta di gran
festa a sorpresa per gli auguri di fine d’anno.
Sinergie con L’Associazione Siciliana Amici della Musica
Nel 2009,
rinnovando l’esperienza degli anni precedenti con una nuova formula che
rafforza ancora di più la reciproca collaborazione, l’Orchestra del Massimo
sarà ospite al Politeama Garibaldi per quattro concerti dell’Associazione
Siciliana Amici della Musica. Il 26 e 27 marzo verrà diretta da Christian
Arming (violoncello: Mischa Maisky) per il Concerto
per violoncello e orchestra in si minore op.104 di Dvorak e la Sinfonia n. 4 in mi minore op.9 di Bramhs
mentre, il 5 e 6 novembre, con direttore e pianista Alexander Lonquich,
eseguirà l’Ouverture Coriolano op.62 e
il Concerto n. 3 in do minore op.37
di Beethoven insieme alla Sinfonia n. 4
in do minore Dv.417 La tragica di Schubert.
La Scuola
va al Massimo
È forse questo, in
termini di promozione e di ricerca del futuro pubblico, il progetto più
importante del Teatro in questi ultimi anni. Educare i giovani, renderli
partecipi della vita di scena, approfondire per comprendere, facilitare
l’approccio ad un luogo, che sembrerebbe inaccessibile ai ragazzi d’oggi
attraverso un laboratorio permanente che li avvicini al mondo della musica,
della lirica e della danza, è senza dubbio un’esperienza utile e costruttiva
che servirà a far crescere l’amore verso la cultura ed il teatro musicale. Nel
programma sono previsti fiabe in musica, sezioni dedicati alla danza ed al
canto, visite ai laboratori di scenografia ed in palcoscenico, approfondimento
sui titoli in cartellone, incontri con gli artisti e due grandi spettacoli: W Verdi ed Il flauto magico, nella riduzione ed elaborazione dell’originale di
Giulio Ciabatti, con protagonisti Orchestra, Coro e Corpo di Ballo della
Fondazione, in collaborazione con il Teatro Franco Zappalà, dove si svolgeranno
le dodici rappresentazioni previste.