Mostra fotografica Roma viva o morta
Roma viva o morta. Scene senza storia nella città eterna
Senza
titolo, anni Settanta
©
Mario Schifano
|
Festival Internazionale di Roma
VII edizione: Vedere la normalità. La fotografia racconta il
quotidiano
fotografie di: Abate, Alinari,
Becchetti, De Antonis, Garruba,
Orsi, Pinna, Schifano et alii
a cura di Matteo Di Castro
Giovedì 8 maggio ore 19.00
La sera dell'inaugurazione, verranno proiettati l'indimenticabile
invettiva-canzone di Remo Remotti "Me ne vado da
Roma", remixata dai Recycle e montata dalla
redazione da Blob, e uno slide-show di diapositive
turistiche degli anni '60.
fino al 14 giugno 2008
dal martedì al sabato 10.30-20.00
Magliana, anni
Settanta
© Antonio Sansone
|
Dopo la mostra Made in Italy before Reality. Fotografie ritrovate del Belpaese, con
la quale nell'ottobre scorso ha iniziato la propria attività espositiva, s.t.
foto libreria galleria prosegue il proprio percorso di ricerca sulle immagini
del passato con un nuovo progetto tematico, dedicato a Roma: alle molteplici
visioni sulla città esercitate, nel corso del tempo, da fotografi di matrice
assai diversa. Nell'ambito di Fotografia Festival Internazionale di Roma, la
sala 3 della galleria ospita dal 8 maggio al 14 giugno Roma viva o morta. Scene senza storia nella città eterna, a cura di
Matteo Di Castro.
Foto di moda e di scena, reportage di periferia e vedute
monumentali, istantanee anonime e scatti di grandi autori, si affiancano e si
alterano per comporre un ritratto senza età della vita quotidiana a Roma
nell'arco di un secolo: dalla fine dell'Ottocento agli anni Settanta del secolo
scorso.
L'idea di un evento espositivo in cui confluiscano una serie
di rappresentazioni fotografiche della città, non è certo nuova. Lo stesso
Festival FotoGrafia, oltre ad affidare ogni anno a un
nuovo autore un progetto su Roma (per l'edizione del 2008 è stato scelto
Gabriele Basilico), propone al Palaexpò una
collettiva sul tema, curata da Marco Delogu.
©
Studio Vasari: Istituto nazionale case impiegati dello Stato (I.N.C.I.S), in Via Lariana
|
Rispetto ad altri progetti tematicamente
affini, sviluppati per lo più all'interno di spazi museali, Roma viva o morta non punta su una
selezione predefinita di immagini, ma piuttosto sulla possibilità di trovare e
proporre al pubblico delle opere singolari, se non uniche.
All'origine di questa scelta, c'è l'effettiva presenza,
nelle collezioni di s.t., di un significativo nucleo di stampe fotografiche
originali, quasi tutte vintage print, riconducibili
ad autori quali Alinari, Franco Pinna, Antonio
Sansone, Caio Garruba, Carlo Orsi, Pasquale De Antonis, Claudio Abate, Mario Schifano. Partendo dalle foto
romane di questi e di altri autori, la mostra si sviluppa come una sorta di
caccia al tesoro: un percorso di ricerca e un gioco combinatorio con
l'obiettivo di arricchire ogni giorno, fino alla data di chiusura dell'evento,
il menu delle opere esposte.
Da un canto, dunque, le pareti della sala 3 della galleria
sono destinate a riempirsi via via di nuove foto;
dall'altro il lavoro di reperimento, selezione e collocazione delle immagini,
dagli esiti imprevedibili, diviene a sua volta contenuto del progetto.
Università "La
Sapienza", anni Settanta
© Anonimo
|
A questa formula in progress del progetto espositivo,
corrisponde una selezione delle immagini che, pur in un quadro tendenzialmente
eclettico, tende a privilegiare un punto di vista fuori dal tempo sulla città.
Non perché le fotografie stesse siano state realizzate al di fuori di un
contesto determinato e storicamente identificabile, ma perché ciò che esse
raccontano è una quotidianità senza azione.
In molte delle immagini in mostra, semplicemente, non v'è
traccia di presenza umana: le strade, le piazze, come gli spazi interni (un
ufficio pubblico, una galleria d'arte, o l'università "La Sapienza")
ci appaiono non animate. Anche quando delle figure entrano in scena, siano esse
in posa o catturate inconsapevolmente dal fotografo (dai bambini che giocano
con la mazza-fionda alla Magliana, alle coppie che ballano in una balera di
periferia; dalle prostitute del Mandrione alle
modelle sedute al Caffè Greco; dagli operai al lavoro, al Presidente Pertini
nel suo studio al Quirinale) dal loro essere in campo risulta comunque assente
qualunque implicazione progettuale, o tanto meno politica.
La mostra, oltre alle fotografie originali, ospita anche una
selezione di cartoline d'epoca e di libri fotografici, nuovi e da collezione,
dedicati a Roma.
Informazioni:
s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25
00193 Roma
tel/fax +39 06 64760105
info@stsenzatitolo.it
www.stsenzatitolo.it
La fonte ufficiale cui rivolgersi per qualsiasi
informazione o per verificare eventuali cambiamenti di programma è s.t. foto
libreria galleria, via degli ombrellari, 25, 00193 Roma,
tel/fax +39 06 64760105, info@stsenzatitolo.it, www.stsenzatitolo.it.
Il portale http://www.morfoedro.it/
non è da ritenersi responsabile per cambiamenti di programma, per errori di
stampa od omissioni di qualsiasi tipo e per il contenuto dei siti esterni
accessibili tramite collegamenti forniti come semplice servizio agli utenti
della rete.