"Prima delle prime": 6/6
Aurélie
Dupont in Le Parc.
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Foto Icare
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Ha visto la presenza straordinaria di Angelin Preljocaj l'ultimo
incontro (15 ottobre 2007) della stagione 2006-2007, che va sotto il titolo
"Prima delle prime". Del
coreografo francese d'origine albanese, infatti, sarà protagonista al Teatro
alla Scala Le Parc, dal 18 ottobre al 14
novembre 2007.
Il consueto appuntamento di presentazione dei balletti
scaligeri è stato orchestrato dal critico di danza Marinella Guatterini, che ha
condotto il pubblico che gremiva il Ridotto dei palchi "A. Toscanini"
in un breve viaggio attraverso le opere di Preljocaj precedenti e successive a Le
Parc, anche grazie al prezioso supporto video.
Il balletto è nato per l'Opéra di Parigi dove è stato
rappresentato nel 1994 e, prima d'ora, una compagnia italiana non l'ha mai
interpretato.
L'invito rivolto a Preljocaj dall'allora direttore Rudolf
Nureyev risale al 1989. Nureyev aveva infatti assistito ad una rappresentazione
di Noces che l'aveva colpito a tal punto da spingerlo a chiamare il
coreografo trentaduenne a Parigi per la creazione di un balletto. Tuttavia la
malattia e la successiva scomparsa (1993) di Nureyev procrastinarono
l'appuntamento di Preljocaj con l'Opéra.
Le Parc, che ‑ come abbiamo detto ‑
debutterà sul palcoscenico del Piermarini il 18 ottobre, è il terzo degli
appuntamenti scaligeri con i lavori di Preljocaj, avendo il Balletto della
Scala interpretato in stagioni precedenti Annonciation e La
Stravaganza.
Le Parc ci immerge nell'atmosfera della
"préciosité" francese sei-settecentesca, essendo gli spunti diretti
del balletto alcuni scritti francesi: La Princesse de Clèves di
Marie-Madeleine de La Fayette (1634-1693), benché pubblicato come anonimo nel
1678; la Carte du Tendre, che trova sede nel romanzo in dieci volumi Clélie,
histoire romaine di Madeleine de Scudéry (1607-1701); Les Liaisons
Dangereuses di Pierre Choderlos de Laclos (1741-1803).
Nel parco, ovvero in un giardino squisitamente francese, ci
troviamo ad assistere ai giochi amorosi dei protagonisti vestiti di pizzi e
crinoline. Ma intervallati ad una Francia di tre-quattrocento anni fa, agiscono
come un fil rouge quattro giardinieri, moderni Cupido dagli occhiali
scuri, che preparano metaforicamente il terreno perché la donna ‑
partendo da una situazione di puro libertinaggio ‑ giunga all'amore
sinceramente appassionato.
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alla Scala ‑ Ufficio Stampa tel. 02/88792777; http://www.teatroallascala.org/
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