Concerto letterario in juke-box itinerante per l'Italia
L'operazione
"Subway-letteratura" 1
Subway 2007 in concerto. 1
Subway Quartet 2
Maria Elena Vitola. 2
Irene Magni 2
Roberto Cesaro. 2
Giorgio Maestroni 2
Un'operazione
debuttata, per il 2007, a Milano nel mese di maggio e andata in tournée
a Napoli il mese dopo. Ora (e siamo a luglio) questo concerto letterario si dà
a Roma. Ad agosto pausa. Le ultime tappe della tournée post estiva
interesseranno due altri capoluoghi di regione: Venezia a settembre e Palermo ad
ottobre.
Stiamo parlando delle installazioni in diversi luoghi
pubblici delle città menzionate di contenitori (i "juke-box
letterari") dai quali è possibile prelevare a titolo gratuito smilzi
volumetti composti di altrettanto smilzi racconti (ma anche poesie) di
scrittori esordienti.
"È prevista ‑ si legge nella presentazione dei "juke-box
letterari ‑ la distribuzione di 13 titoli per una tiratura complessiva di
circa 3.750.000 copie stampate su carta riciclata al 100% da
post-consumo." La ratio sottesa all'operazione è quella di "
favorire la produzione e il consumo di testi letterari di qualità, promuovendo
nuovi autori, nuove modalità di incontro con i lettori, sperimentando l'impiego
di nuove tecnologie e innovative modalità di promozione e comunicazione."
L’evento è stato ideato dall'Associazione no profit
Laboratorio-E20 e vanta importanti patrocini e partnership: il
Comune di Milano, l’Università IULM, F.I.L.A. ‑ Tratto PEN, Metropolitana
di Roma S.p.A., Metronapoli S.p.A., Fondazione Banco di Sicilia, COMIECO -
Consorzio per il recupero e il riciclo di carta e cartone, ATM S.p.A. e UPM.
A Milano i libricini offrono scritti che raccontano della
metropoli con le sue solitudini; di un cielo che non c'è e, quando c'è, nessuno
se ne accorge; di un lutto da rielaborare; di gialli intrighi; d'immaginarie
cristianità o di pazzie.
Tra i volumetti che ho prelevato dai contenitori milanesi mi
piace ricordare innanzitutto L'Assenza di Maria Elena Vitola e Grandi
figure della cristianità di Raffaele Ventura; un poco più in là, L'uomo
perfetto di Pamela Dell'Orto, seguito da Bathroom Blues di Irene
Magni.
Tanto ho gradito l'operazione "Subway-letteratura
2007", che sono stata ispirata a scrivere. Qui di seguito riporto il
frutto di tale ispirazione.
Corro sotto la city
seguendo una vena poetica da metrò che ha fatto il pieno
d'exempla di disumana umanità.
Corro con la valigetta in mano
senza pensare agli uccelli
che volano poco convinti
fuori città ‑ comunque volano.
Corro
sapendo che sopra il ventre di Milano
formicolano tram
cani con al guinzaglio i loro vecchi
studenti d'alto bordo
l'uomodaffari
e dame di vittoriana carità.
La sento rotta di parole
fra le mani,
lei che cerca di ricomporre
il mosaico sfinito
di lutto troppo grave
per passarlo impunemente
sotto il silenzio.
Il Blues
di tutte le solitudini
cessate al capolinea
della noia di sempre
in amate anonime città
che ti fanno stare in fila,
ruota dopo ruota,
a respirare le emissioni
che l'Italia aveva firmato d'abbattere
protocollando Kyoto.
M'ha detto d'Isabelle,
sonnolenta vagabonda senza convinzione,
che decise ieri l'altro
di togliersi i jeans
per incatenare le certezze.
Senza troppo risultato.
L'ami
questa maledetta Milano
che toglie il cielo a mezzo autunno
per riappenderlo in bacheca
in un marzo così discreto
che le eclatanze zittiscono,
rassegnando in grigionero.
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