In mongolfiera con Riccardo Trombetti

1 luglio 2006

Il doppio bruciatore

Ho incontrato il presidente dell'Associazione Montevolo di Villanterio, Riccardo Trombetti, in occasione di una manifestazione svoltasi a Desio ("Mongolfiera della solidarietà"), in favore dei diritti dei bambini di Chernobyl. Il compito di Trombetti e di tre membri della Montevolo, da lui coordinati, era quello di organizzare un volo vincolato.

Due bombole sono pronte per essere alloggiate nella navicella della mongolfiera

Mentre attendeva che il caldo si facesse meno forte per poter cominciare i preparativi del volo, il presidente mi ha amabilmente intrattenuta in una chiacchierata ricca di informazioni su quel tanto desueto quanto affascinante mezzo che è la mongolfiera.

Allora, Riccardo, oggi ci farai volare?

Sì, appena farà meno caldo: verso le 18.30. Sarà un volo vincolato, comunque.

Vale a dire: la mongolfiera resterà ancorata a terra.

Esatto: non sarà un volo libero. Ci alzeremo di una quindicina di metri. Faremo insomma i giostrai.

Come funziona esattamente una mongolfiera?

Intorno alla navicella

Questa è una mongolfiera ad aria calda, ma ne esistono anche a gas. Il gas non deve essere scaldato e c'è la necessità di una zavorra (si tratta di sacchetti di sabbia) per pareggiare la forza ascensionale. Nel nostro caso, invece, nell'involucro viene immessa prima aria fredda perché esso prenda forma (infatti, quando lo si toglie dal sacco, si presenta come un salsicciotto); successivamente l'involucro viene riempito di aria scaldata da un doppio bruciatore fissato al quadro di carico. Il bruciatore è alimentato da gas propano liquido contenuto in apposite bombole alloggiate all'interno della cesta. La potenza raggiunta da un bruciatore può essere di 10/15.000.000 Btu: tieni conto che la potenza della cucina di casa arriva a 500 Btu.

Di che materiale è costituito l'involucro?

Navicella in fase di montaggio

Di pannelli di nylon (o di poliestere) cuciti insieme. Si tratta ovviamente di materiale resistente al calore e alla fiamma.

Una volta scaldata l'aria all'interno dell'involucro, che cosa succede?

Si sale. La temperatura viene mantenuta dal bruciatore che ogni tanto, mentre si vola, viene azionato. Per scendere, invece, si apre la valvola paracadute e si fa uscire l'aria calda.

Come si fa ad imparare a volare in mongolfiera?

L'involucro della mongolfiera è in fase di preparazione per essere gonfiato

Per poter volare occorre conseguire un brevetto. C'è quello per pilota di aeroplano e quello per pilota di mongolfiera: i corsi hanno una parte in comune, ma l'aeroplano è sottoposto alle regole del volo aerodinamico (è l'ala che sfrutta il flusso d'aria), mentre la mongolfiera a quelle del volo aerostatico (è l'aria calda che solleva il pallone). Insomma, la mongolfiera segue le correnti d'aria e il pilota non può dirigerla. Ed è un volo più leggero dell'aria; quando sei su, non senti il vento. Inoltre in mongolfiera si vola sempre in piedi, a differenza di quanto avviene in aereo. Un'altra caratteristica che differenzia il nostro mezzo dall'aereo è che, in caso d'urto, si riesce ad ammortizzare il colpo. L'atterraggio, invece, è difficile perché capita di scendere velocemente e a volte la cesta striscia per terra.

Com'è ti è venuta la voglia di volare su un mezzo non comune e così affascinante?

Il bruciatore all'opera

Ho provato e mi è piaciuto tantissimo! Perciò, oltre al brevetto di pilota d'aereo, ho conseguito quello di pilota di mongolfiera. Sai, passi in mezzo agli alberi e puoi prendere le fronde. Arrivi a dieci metri da un campo di grano e senti il profumo della natura o vedi qualche animale che scappa impaurito (immagina l'ombra enorme di una mongolfiera che incombe!). Oppure ricordo quando abbiamo volato su Agrigento: siamo giunti a 50 metri dal tempio della Concordia; è stato stupendo!

Si può volare a qualsiasi ora del giorno?

La mongolfiera comincia a gonfiarsi

No. Si vola la mattina presto (dalle sei e mezzo fino alle 9) o la sera, dalle 19. Durante il giorno l'aria è instabile: ci sono bolle d'aria calda che non vanno bene per volare in mongolfiera. Invece chi usa l'aliante e il parapendio cerca le termiche.

Si può volare anche d'inverno?

Sì, certo.

Ci sono luoghi sopra i quali non si può volare?

La navicella

Be', dipende dall'orografia del territorio. Sulla Liguria non si può. La pianura Padana va bene. La Brianza è difficile in quanto densamente abitata. La Toscana è bellissima.

Tu sei presidente dell'Associazione Montevolo di Villanterio. Ma qual è la tua professione?

Lavoro presso l'ufficio legale dell'Alleanza Assicurazioni che è anche lo sponsor di questa manifestazione.

E la tua associazione quali attività svolge?

La mongolfiera in volo vincolato

Noi seguiamo i raduni in tutta Italia e partecipiamo alle diverse gare indetti dalla FITA (Federazione Italiana Aerostatica).

Che tipo di gare? Di velocità?

Anche quelle, ma soprattutto gare di precisione. Si passa sopra un punto stabilito dalla giuria (segnalato ad esempio da una grossa croce arancione) e si butta un marker che deve raggiungere il punto. Non è per niente facile.

Un'ultima domanda. Spesso la mongolfiera viene annoverata tra gli sport estremi: tu che cosa ne pensi?

Ritengo che il nostro non sia uno sport estremo: io spesso porto in volo due miei figli che hanno solo 9 e 17 anni. Diventa estremo quando si affrontano sfide impegnative come il giro del mondo o il sorvolo delle Ande o dell'Himalaya.

Il servizio fotografico è di Gloria Chiappani Rodichevski


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