Vladimir Sergeevič Solov'ëv
Vladimir
Sergeevič Solov'ëv nasce nel 1853 a Mosca e vi muore nel 1900.
È considerato il più importante pensatore russo, teologo
sommo e precursore del simbolismo. Egli è inoltre poeta. Nel suo sistema
filosofico sono già presenti tutte le idee che saranno all’origine della
rinascita spirituale russa dell’inizio del Novecento.
Con il ritorno della libertà religiosa nei Paesi dell’Europa
orientale, Solov'ëv attrasse nuovamente su di sé l'attenzione. Papa Giovanni
Paolo II, nell'enciclica Fides et ratio del 1998, citò il pensatore russo come uno degli "esempi
significativi di un cammino di ricerca filosofica che ha tratto considerevoli
vantaggi dal confronto con i dati della fede." Affermò quindi:
"L'attenzione all'itinerario spirituale di questi maestri non potrà che
giovare al progresso nella ricerca della verità e nell'utilizzo a servizio
dell'uomo dei risultati conseguiti." Anche nell'Angelus dell'Anno
giubilare, il Papa ricordò Solov'ëv come una "personalità russa di
straordinaria profondità, che con grande chiarezza avvertì anche il dramma
della divisione fra i cristiani e l'urgente necessità della loro unità".
L'edizione italiana delle sue opere è curata da La Casa di
Matriona. Fino ad oggi sono usciti cinque volumi: Il significato dell'amore
e altri scritti, La crisi della filosofia occidentale e altri scritti,
La Russia e la Chiesa universale, La conoscenza integrale, Islam
ed ebraismo.
Alcune opere di Solov'ëv sono state anche tradotte da altre
Case editrici italiane. Segnalo Sulla divinoumanità e altri scritti (Jaca
Book), Il problema dell'ecumenismo (Giappichelli), Filosofia
teoretica (Vita e Pensiero), I tre dialoghi e il racconto
dell'anticristo), Il significato dell'amore, Sulla bellezza
(nella natura, nell'arte, nell'uomo) (Edilibri).
Nella sezione Litterosofie di http://www.morfoedro.it/ si parla di Sulla
bellezza attraverso una recensione
e un approfondimento.
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