Siviglia

Siviglia è una torre
piena di eleganti arcieri.

Siviglia per ferire.
Cordova per morire.

Una città che spia
lunghi ritmi
e li piega
come labirinti.
Come tralci di pergola
incendiati.

Siviglia per ferire!

Sotto l'arco del cielo,
sulla chiara pianura,
scocca la costante
saetta del suo fiume.

Cordova per morire!

E folle d'orizzonte,
mescola nel suo vino
l'amarezza di don Giovanni
e la perfezione di Dionisio.

Siviglia per ferire.
Sempre Siviglia per ferire!

Tratto da Poema del cante jondo, in Federico García Lorca, Tutte le poesie, Milano, Garzanti, 1983. Traduzione di Carlo Bo


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