Susanna e il passero

La mamma deve sempre faticare per far uscire Susanna dal letto. Stamattina poi fa brutto: una pioggerella uggiosa sembra fatta apposta per incollare le ossa al materasso; ma bisogna pur decidersi. Susanna raccoglie tutta la sua volontà e rigetta le coltri mandando fuori dal letto le lunghe gambe da undicenne. Un’occhiata all’orologio e una ripassata mentale alle azioni che dovrà compiere: ce la farà senz'altro a non restare chiusa fuori dai cancelli della scuola.

La ragazzina è pronta; saluta la mamma ed esce; ma appena varcata la soglia che dà sul cortile, dal quale, a sua volta, attraverso un cancello, si passa in strada, si ferma di botto: un passerottino è malamente rannicchiato tra la porta e lo stipite. Susanna si china allungando la mano per prenderlo, ma l'uccello tenta un pietoso volo ricadendo poco più in là.

Ormai Susanna non pensa più alla scuola con il cancello chiuso; lascia cadere i libri e tenta di acchiappare la bestiola perché capisce che è ferita e vuole curarla. Incredibilmente il passerotto, saltellando e svolazzando nonostante la sua ala vistosamente lesa, riesce sempre a mettersi fuori portata della sua inseguitrice.

Ma ecco che ora prende una direzione pericolosa. Susanna trema: il piccolo ferito si sta cacciando d’infilata nella cuccia del grosso pastore tedesco, una femmina di nome Cocca; la quale, durante il giorno resta chiusa in un grande recinto di rete a maglie larghe ove ha la cuccia, appunto, restando libera di notte con l’usciolo aperto. E proprio là l’uccellino va a rintanarsi.

Cocca incuriosita, muovendo i suoi possenti muscoli con indolenza, si stacca dall’angolo del recinto dove stava sdraiata, per andare a mettersi vicino al nuovo arrivato.

La ragazzina trema, abbiamo detto. Vorrebbe correre in casa per prendere la chiave dell’usciolo di Cocca e liberare il passero, ma si sente paralizzata; così, senza muoversi segue come attraverso un velo i movimenti dell’incauto.

Esso ancora si solleva in un tentativo di volo con poveri cip cip terrorizzati che mettono una profondissima pena. A questo punto la cagna lo osserva e si accuccia, mentre il tapino va a finirle proprio davanti al muso fino a sfiorarlo. Susanna chiude gli occhi presa dal raccapriccio: la fine del passerotto non può essere che una.

Dopo un tempo indefinibile (si tratta solo di pochi secondi) la spettatrice riapre gli occhi e il raccapriccio lascia il posto allo sbalordimento più profondo. Cocca, la grossa e spaventevole Cocca, sta teneramente leccando l’ala ferita del suo ospite d’eccezione.