Intervista a Sua Felinità Otto d'Asburgo-Lorena

3 novembre 2017

Partiamo dall'onomastica: Otto d'Asburgo-Lorena è un nome che ha scelto la tua padrona (so che questa parola ti farà rizzare il pelo), Martina Fragale, o un nome d'arte che hai scelto tu?

Otto d'Asburgo-Lorena.

Per gentile concessione di Martina Fragale.

Discendo in linea diretta dall'ultimo rampollo degli Asburgo-Lorena. A partire dal quarto mese di vita (prima avevo occultato la mia identità sotto il nome di Triglia) ho deciso di gridare al mondo chi sono. L'obiettivo è prendere di nuovo il potere in Austria, rifondare l'Impero e tornare alla Hofburg per regnare sul mondo.

Hai aperto un profilo Facebook dove ti dedichi a due attività: fare la corte a tutte le amiche di Martina e una guerra verbale a lei, che hai soprannominato "L'Aguzzina". Perché ce l'hai su tanto con lei?

Non credo di dover spiegare l'ovvio. Martina "esiste" e questo mi sembra già un insulto al buon gusto e alla massima di Parmenide secondo cui "l'Essere è e non può non essere". Detto questo: chi credi che possa sopportare il suo ego ipertrofico? Le urla, l'isterismo, le paranoie, gli entusiasmi eccessivi... L'elenco - Gloria cara - rischia di essere davvero troppo lungo! D'altra parte ho già sintetizzato ciò che penso di lei in un pezzo esaustivo, che è stato musicato e cantato da dei simpatici ragazzi bolognesi (gli Skiantos) diversi anni fa. Il titolo del pezzo è "Non ti sopporto più".

A parte le tue due attività predilette, come trascorri le tue giornate?

Pratico regolarmente il kamasutra con Violetta (un poncho di pelo viola), discuto di sesso tantrico con Pasquala, una foca di peluche, medito sul concetto kantiano di Noumeno e vomito sugli indumenti dell'Aguzzina. A volte poi mi confondo: vomito su Pasquala e parlo di sesso tantrico con gli indumenti dell'Aguzzina. Che però non mi rispondono mai.

Martina viaggia spesso e tu, in quelle occasioni, vai ad abitare con i suoi genitori. Dato che li hai soprannominati "I Dolci Anziani", deduco tu abbia un buon rapporto con loro. Ce ne vuoi parlare?

Sì, i Dolci Anziani sono una delle poche consolazioni che mi rimangono in questo triste esilio (cioè dopo la vittoria della Repubblica, in Austria). I Dolci Anziani hanno qualcosa che l'Aguzzina decisamente non possiede: la coscienza dell'ordine gerarchico che vede me al vertice e tutto il resto molto più in basso. Sudditi perfetti, servitori amorevoli... credo che - dopo la conquista del potere sul mondo - li eleverò al livello di miei schiavi personali.

Com'è vivere con una persona che di mestiere fa la giornalista, la scrittrice e la ghostwriter?

Ah, ma allora vogliamo proprio affondare il coltello nella piaga! Una cosa amo del lavoro dell'Aguzzina: i viaggi, che me la levano spesso di torno. Per il resto è una tortura. Vive di notte, non sta mai zitta (sì, hai capito bene: mentre scrive, legge a voce alta quello che ha appena battuto!), spesso urla frasi sconnesse. Ho cercato di parlarne con il suo analista e di suggerirgli un TSO, ma il pover'uomo mi è sembrato giusto un filo frastornato. La frequentazione dell'Aguzzina d'altra parte è molto... molto corrosiva.

Hai letto il suo ultimo libro, Un 2x12?

Non l'ho letto carissima: l'ho scritto. Ebbene sì, come si direbbe in Francia "oui, je suis Catherine Deneuve!"... cioè, no – scusa - "oui, je suis le nègre de Martina". Il che, visto e considerato che sono un gatto rosso suona assolutamente paradossale. Il fatto che un gatto sia il ghostwriter di un essere umano risulterà incomprensibile a molti... ma d'altra parte la vita è cucita di misteri insoluti. Come ho scritto tempo fa in un mio lavoretto teatrale, l'Amleto, "ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia."

Hai conosciuto qualcuno fra i personaggi di rilievo che Martina incontra per lavoro?

Diversi, perché l'Aguzzina è malauguratamente molto socievole e organizza spesso pranzi e cene nella mia garconnière.... così mi è capitato di conoscere musicisti, scrittori, giornalisti. Davvero, non mi sono ancora spiegato perché certe persone frequentino l'Aguzzina ma le vie del karma sono infinite e da quando pratico regolarmente la meditazione trascendentale ho smesso di farmi certe domande. La convivialità fuori luogo dell'Aguzzina, ha poi anche i suoi lati positivi. Per esempio, lei ha un sacco di amiche carine. Ho avuto relazioni con molte di loro... ultimamente, però, ho deciso di cedere all'ultima depravazione: la monogamia. Io e Violetta - il poncho viola - abbiamo deciso di sposarci. Quando finalmente avrò trovato il suo dito anulare, convoleremo a giuste nozze (e questo, poi, mi permetterà di tradirla: capito qual è il giro del fumo?)

Come ti poni nei confronti della loro altezza culturale?

Accetto di ispirarli con la mia grandezza e chiudo un occhio sull'inadeguatezza dei risultati rispetto al mio Splendore. In questo senso credo che l'Emanazionismo plotiniano spieghi alla perfezione ciò che intendo dire. Vero cara? A proposito: che fai stasera?