George Sand.
Uomo e libertà inaugura la stagione beneventana
di danza 2016-2017
Artista spregiudicata e donna insoddisfatta, Amantine Aurore Lucile Dupin, ha
ispirato la coreografa Sabrina Massignani
Odette Marucci.
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Benevento città delle streghe è uno stereotipo ormai
consolidato da sempre, e non solo nella tradizione popolare. Poi Benevento è
diventata città dei teatri per il numero significativo di teatri e per un
fermento che è cresciuto sempre più, fino ad accendere centinaia di luci
nell'anfiteatro romano in occasione dello scorso Romeo e Giulietta del
Balletto di Benevento di Carmen Castiello. La
direttrice artistica dell'ensemble sannita ha avviato la propria esperienza
artistica in un solco ben più culturale, trascinandosi gli appassionati, i
cittadini e le istituzioni in un viaggio nei meandri di Tersicore.
A cominciare con la propria compagnia e poi con l'attuale rassegna di danza in
essere nei vari siti della città e della provincia di Benevento. Con
l'obiettivo dichiarato a più riprese di emancipare definitivamente la propria
cittadinanza verso la danza e le sue sfaccettature. Ed il titolo di Romeo e Giulietta fin dentro il gioiello
di casa dell'anfiteatro romano non poteva che scardinare la diffidenza verso la
danza, conseguendo un successo straordinario capace di bissare i numeri ed i
consensi della precedente Carmen e
proiettandosi nel futuro prossimo con la prima edizione della rassegna di danza
di questa stagione 2016-2017. E quale poteva essere l'avvio della rassegna se
non uno legato alla grande letteratura come George Sand?
Eh sì, proprio un personaggio così poteva davvero scuotere ulteriormente le
masse, fidelizzando il vecchio pubblico e sollecitando la curiosità di quello
nuovo e potenziale. E dunque il 20 novembre scorso Carmen Castiello
ha deciso di inaugurare la rassegna di danza della città di Benevento con
l'Astra Roma Ballet di Diana Ferrara con il titolo George Sand. Uomo
e libertà, coreografato da Sabrina Massignani
sugli spartiti di Ludwig Beethoven, Fryderyk Chopin e Robert Schumann, con la
prima rappresentazione già interpretata in passato dall'etoile Sabrina Brazzo in coppia con il collega scaligero Andrea Volpintesta, apripista del successivo e definitivo cast
dell'ensemble composto da Odette Marucci
ed Aldo Sancricca. Ma perché proprio un personaggio
estroso come George Sand? La risposta di Carmen Castiello è un invito alla lettura della presentazione
stessa del balletto in cui si mette in bella mostra come "quest'artista
spregiudicata scelse un nome maschile, fumava il sigaro e vestiva da uomo per
la libertà dello spirito e per un maggior riconoscimento sociale. Un
travestimento che rappresenta la sfrontatezza e la sfida di una donna
insoddisfatta, tangibile nei suoi romanzi e trascritta in coreografia
attraverso la leggerezza, la forza, il coraggio e la determinazione con momenti
intensi e rappresentativi dei suoi più importanti e significativi amori:
l'appassionata e tempestosa relazione con il poeta Alfred de Musset e la scandalosa ed angusta storia con il grande
compositore Chopin, allora ventiseienne, che si definiva un uomo d'ordine
mentre George Sand, di sei anni più grande, era una
donna indipendente, separata dal marito, con un passato di numerose relazioni e
tendenze rivoluzionarie. I due protagonisti si innamorarono perdutamente e
vissero una storia d'amore travagliata in cui arte, letteratura e vita si
fusero in un sodalizio unico e tormentato." Una scelta che pare accomunare
le due anime di Benevento città delle streghe, alla stregua di Amantine Aurore Lucile Dupin, e
dei teatri con una stagione di danza decentrata ed itinerante. Tant'è che i
successivi quattro appuntamenti riprenderanno l'anno prossimo attraversando
l'inverno e l'autunno con gran disinvoltura. A partire da Terra mia del prossimo 4 gennaio, in collaborazione con l'Orchestra
"I Filarmonici" di Benevento, in onore del compianto cantautore Pino
Daniele e le coreografie di Carmen Castiello stessa
per poi sperimentare le contaminazioni con l'arte in Dance Out. Dialogo tra il corpo e l'arte, in scena il 25 marzo 2017,
fino alla chiusura della rassegna in occasione della Giornata Mondiale della
Danza del 29 aprile con Swan Lake, nuova produzione a metà tra
classico e contemporaneo della compagnia Jas Art Ballet dell'etoile scaligera Sabrina Brazzo
e del co-direttore dell'ensemble Andrea Volpintesta, con le coreografie di Giorgio Azzone e le immancabili musiche di Piotr
Ilich Ciaikovskij.
Aldo Sancricca.
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