“Auto Storiche Cremona”: dove l’arte incontra la passione

Un’auto storica, quadri e sculture in mostra presso “Auto Storiche Cremona”.

© Foto Carlo Carugati

È stata inaugurata il 7 settembre 2013 a Cremona “Auto Storiche Cremona”, il primo punto di incontro tra Auto Storiche ed arte nella città, che già emerge per la cultura, la musica e lo sport.

Ci racconta Giorgio Quiroli, presidente della nuova realtà ed ex bancario, che la passione per le auto d’epoca lo faceva correre, dopo il lavoro in banca, da un amico meccanico che gli ha trasmesso la passione per i motori e varie conoscenze tecniche. Ora che è libero dall’impegno lavorativo precedente, si è reso conto che a Cremona non esisteva uno spazio culturale dedicato alle automobili storiche. La “Auto Storiche Cremona” nasce dall’incontro con Giansanto Arcari, che proviene invece dalla cultura per l’arte, avendo fondato e curato per molti anni il progetto editoriale di elevato spessore “Arte & Sensi”.

Dall’incontro di queste due amicizie e percorsi di vita è nato un sodalizio che vuole essere punto di aggregazione per i cremonesi appassionati di arte ed auto storiche con anche la creazione di eventi culturali che possano coinvolgere tutta la cittadinanza.

Ad accogliere gli appassionati, una perla unica: BMW 326 Cabriolet del 1938 carrozzata Glaser Dresden.

La Heinrich Glaser GmbH fu una delle carrozzerie più famose, prima del 1945; la collaborazione con la BMW però rimarrà abbastanza limitata. La cabriolet a tre posti sulla base della BMW 326 rimase, ad esempio, un esemplare unico. Se “l’auto è arte”, come è stato affermato in un convegno tenutosi a Padova nel 2006 ed organizzato dalla Associazione Amatori Veicoli Storici, questa BMW 326 Cabriolet Glaser Dresden si può senza dubbio definire un’opera d’arte.

Per gli appassionati di quadri e dipinti, in questo salotto buono sono esposte opere dello scultore di caratura internazionale Gianfranco Paulli e dell’eclettico esponente della transavanguardia Giordano Garuti. Ma non sfuggirà l’attenzione ad un disegno di una Giulia Gt Junior Sprint del 1967 realizzato da Giorgetto Giugiaro. Questo disegno era stato commissionato da Nuccio Bertone per regalarlo all’ingegner Adolfo Bardini, in quegli anni direttore tecnico dell’Alfa Romeo di Arese. Il cavalier Giugiaro, che è stato informato del ritrovamento, ha detto che “il valore di questo disegno sarà sicuramente noto solo dopo la mia morte”. Ecco quando l’arte diventa “motoring art”.