Il Museo Teatrale alla Scala
Museo
Teatrale alla Scala: la sala degli strumenti.
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Foto Teatro alla Scala
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Pensavate che il Museo Teatrale alla Scala fosse solo un
luogo per addetti ai lavori? O un'esperienza esclusiva per gli appassionati
della musica? Ricredetevi: è una fonte ricchissima anche per gli appassionati
della storia di Milano, per gli amanti della cultura e per i curiosi in genere.
Lo sapevate che nella Biblioteca Livia Simoni,
annessa al Museo, ci sono ben 363 cinquecentine? E
che vi si trova il manoscritto musicale completo della Messa da Requiem di Verdi?
Museo, Biblioteca e annesso archivio non finiranno di
stupirvi.
Il Museo è accessibile anche con visite guidate per gruppi
e per scuole. Ed è possibile organizzarvi un evento privato. Tutte le
informazioni qui di seguito.
Il
Museo Teatrale alla Scala. 1
La
nascita. 1
Alcune
preziosità della collezione. 1
La
Biblioteca Livia Simoni 2
I
libri antichi in numeri 2
L'archivio
annesso alla Biblioteca. 2
Il
Museo come sede privilegiata di eventi privati 2
Fonte. 2
Informazioni
pratiche. 2
Come
visitare il Museo. 2
Per
poter organizzare i propri eventi al Museo. 3
Come
consultare la Biblioteca. 3
8 marzo 1913: ecco la data di inaugurazione
(avvenuta con una cerimonia solenne) del Museo Teatrale alla Scala. Ma la sua storia inizia due anni prima, quando – cioè – ad
alcuni fra i maggiori esponenti del panorama culturale milanese fu demandata la
decisione sull'acquisto della collezione teatrale (oggetti, cimeli, dipinti, reperti
archeologici) dell'antiquario Jules Sambon, messa
all'asta a Parigi. Un'occasione appetibile, tanto più che da anni, ormai, si
carezzava l'idea di costituire una vasta collezione teatrale che facesse capo
al Teatro alla Scala. L'acquisto, grazie all'aiuto governativo e alla
sottoscrizione di quote da parte di privati, ebbe luogo. Negli anni si sono
aggiunte numerose donazioni e svariati acquisti che fanno dell'attuale collezione
museale una fra le più ricche e invidiate del mondo.
Non vogliamo, qui di seguito, compilare un elenco di ciò che
è racchiuso dietro le porte del Museo: risulterebbe
arido e non esaustivo. Desideriamo solo dare qualche suggestione su alcune preziosità
della collezione.
Fra gli strumenti musicali, spiccano un virginale nel 1667, una
chitarra-lira del 1821, esemplari di salterio, liuti, il fortepiano costruito
dal viennese Mathias Sommer,
sul quale Verdi compì i primi studi, e due spinette.
Una, secentesca, è opera di Onofrio Guaracino: reca al
di sopra della tastiera il monito "Indocta manus noli me tangere" ("Mano inesperta non mi
toccare") e all'interno del coperchio un dipinto raffigurante Giuditta con
la testa mozzata di Oloferne. L'altra spinetta, collocata
nella Quadreria, è il dono che fece nel 1832 Antonio Barezzi
al genero Giuseppe Verdi.
Dedicati al Cigno di Busseto
sono un busto scolpito da Gemito nel 1874 e un ritratto dipinto da Achille Scalese.
Numerosi sono i ritratti e i ricordi di
coloro il cui destino è stato legato alla Scala: dalle protagoniste della
lirica ‑ Isabella Colbran, Maria Malibran, Giuditta Pasta, per citarne alcune ‑ a un
compositore della raffinatezza di Giacomo Puccini, dal grande direttore d'orchestra
Arturo Toscanini a tre generazioni di editori: Giovanni, Tito e Giulio Ricordi.
Senza dimenticare Giuseppe Piermarini: l'architetto
che, su incarico dell'imperatrice Maria Teresa, progettò il Teatro alla Scala,
inaugurato il 3 agosto 1778.
Interessanti, infine, la preziosa collezione di porcellane
di soggetto teatrale e musicale provenienti da diverse
manifatture europee (Capodimonte, Doccia, Meissen, Chelsea, Sèvres) e
alcuni esemplari rarissimi di medaglie di artisti e di compositori, coniate per
il Museo.
La Biblioteca Livia Simoni
Al Museo è annessa la Biblioteca Livia Simoni,
arricchita con costumi di scena. Partendo dai 10.000 volumi del 1913, ora ne
conta circa 150.000 e viene continuamente aggiornata.
Tra le tappe fondamentali delle donazioni si ricorda il 1952, quando il critico
del Corriere della Sera Renato Simoni donò 40.000 libri. Poi fu la volta di Ruggero
Ruggeri e di Arnaldo Fraccaroli, grazie ai quali la Biblioteca
si colloca fra le più importanti del mondo per la sua specializzazione.
Le cinquecentine presenti nella
Biblioteca sono 363, spesso in edizioni di raro pregio: il volume più antico è
del 1511 e contiene le commedie di Plauto, stampate a Venezia. Le opere del
Seicento sono oltre 400 e ricchissima è la collezione
di volumi dei secoli successivi.
Alla Biblioteca è annesso un archivio che contiene 2.255
bozzetti, 6.959 figurini, 3.000 locandine teatrali, 6.000 libretti d’opera,
10.300 lettere autografe di attori, registi, compositori e cantanti, 30 manoscritti musicali di opere complete (tra cui la Messa da Requiem di Verdi e il Tancredi di Rossini) e 300 fogli sparsi
(con pagine di Verdi, Rossini, Donizetti, Puccini, Beethoven), 7.000 fotografie
e 10.000 incisioni.
Spesso, quando si pensa a un Museo, l'immagine che balza
alla mente è quella di un luogo espositivo cui
accedere da soli o usufruendo di una visita guidata o di un'audioguida.
Il Museo Teatrale alla Scala è anche altro. È infatti possibile per i privati organizzare, nelle sue
sale, eventi ad hoc: serate,
incontri, convegni, presentazioni e visite guidate personalizzate con accesso
riservato e in orario di chiusura al pubblico. Non solo: l'organizzazione potrà
includere concerti da camera e di canto con la partecipazione degli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala.
Gli ospiti di questi eventi privilegiati avranno l'opportunità
di vivere l’emozione del dietro le quinte, scoprendo
il palcoscenico, il palco reale, la buca del suggeritore e tanto altro.
Per saperne di più e per accedere alla galleria fotografica di Museo e
Biblioteca: http://www.teatroallascala.org/it/scopri/museo-teatrale/museo-teatrale.html
Il museo è aperto tutti i giorni tranne: 7 dicembre - 24 dicembre pomeriggio - 25 dicembre - 26 dicembre - 31
dicembre pomeriggio - 1° gennaio - domenica di Pasqua - l°
maggio - 15 agosto.
Dalle 9.00 alle 12.30 (ultimo ingresso
alle 12.00) e dalle 13.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17.00)
La sala del Teatro è visibile da un palco, solo qualora non
siano in corso prove o spettacoli.
Catalogo del Museo (italiano-francese, inglese-spagnolo,
giapponese-tedesco) in vendita a 10 euro
Informazioni: tel. 02.88.79.7.473
Per le scuole è obbligatoria la prenotazione della visita
attraverso l’indirizzo di posta elettronica scuolemuseo@fondazionelascala.it oppure
via fax allo 02.88.79.20.90 indicando riferimenti della classe, numero di
persone e giorno della visita. La prenotazione è gratuita.
Visite guidate al Teatro Per informazioni
e prenotazioni rivolgersi a Francine Garino via e-mail (garino@fondazionelascala.it) o via fax
allo 02.88.79.20.90.
Visite guidate al Museo Per informazioni e prenotazioni
rivolgersi a:
- Civita Servizi, tel: 02.43.35.35.21
- Centro guide, tel:
02.86.45.04.33
Servizi didattici Le visite guidate si svolgono su
prenotazione per gruppi organizzati e classi scolastiche. Un gruppo di guide
esperte con specifica preparazione in Storia della Musica, del Teatro e dello
Spettacolo è a
disposizione per illustrare le opere esposte nel contesto del nuovo
allestimento museale; per le scuole sono
previsti, su richiesta, percorsi tematici musicali con ascolto.
Per poter
organizzare i propri eventi al Museo
Rivolgersi per informazioni a:
Direzione Marketing e Fund Raising
Tel. 02-8879.2737 - 02-8879.2739
E-mail: rotondo@fondazionelascala.it, nencini@fondazionelascala.it
La biblioteca è aperta dalle 9 alle
12.30 e dalle 14 alle 17 dal lunedì al venerdì, solo su appuntamento.
Tel: 02-88792088
e-mail:
sartorio@fondazionelascala.it.
Nella sala di consultazione è disponibile una postazione
informatica per lo studio di manoscritti, manifesti e scenografie, che non
saranno più resi disponibili in originale.
Le fonti ufficiali cui rivolgersi per qualsiasi
informazione o per verificare eventuali cambiamenti di orari o d'altro sono
quelle indicate sotto la voce "Informazioni pratiche".
Il portale http://www.morfoedro.it/
non è da ritenersi responsabile per cambiamenti di programma, di orari, per
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