Visita all'Anfiteatro campano. La guida? Un cane
Santa Maria Capua Vetere: storie d'archeologia e
di varia caninità
17 settembre 2011
Lilli
dorme accanto alla biglietteria dell'Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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Parcheggio presso l'Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere, la città casertana di oltre trentamila abitanti,
dove, nel 73 a.C., giunse Spartaco, il gladiatore che si ribellò ai romani,
morendo nella battaglia finale. Quello Spartaco che gli amanti del balletto
ricordano, per la magistrale interpretazione di Vladimir Vasiliev.
Parcheggio, dunque, e mi reco in biglietteria, nei cui
pressi è sdraiata una cagna bianca di grossa taglia. Il sole picchia. Non posso
fare a meno di avvicinarmi e coccolarla. Solleva la testa: sembra
gradire le mie attenzioni. Poi prendo il biglietto e m'incammino verso il Museo
dei gladiatori. La cagna, che nel frattempo si è alzata, ha varcato il cancello
con me. Che mi stia accompagnando? È un desiderio più che una domanda. Ma forse sta solo cercando un poco d'ombra. Mi precede fino
all'ingresso del museo e lì si ferma. L'accarezzo, le
dico che è un bravo cane ed entro. Quando esco la
trovo sdraiata accanto alla porta. Si alza flemmatica e comincia a camminare
davanti a me: mi sta portando verso l'anfiteatro. Mi rendo presto conto che
segue un percorso logico: sì, mi sta proprio facendo da guida. Mi conduce verso
una scaletta e si ferma per vedere se la seguo. Lo faccio e lei scende svelta:
ci ritroviamo nei sotterranei. S'incammina e io dietro
di lei, finché decido di scattare alcune fotografie. Quando ho terminato, non
la scorgo più: la chiamo tre o quattro volte e la vedo
sbucare nel punto diametralmente opposto al mio. Lei ha proseguito lungo i
sotterranei: ora mi guarda e scodinzola. Ci ricongiungiamo più avanti: mi
conduce verso una scaletta identica alla prima e sale. Quando arriviamo
all'arena, intravvedo due turisti che si stanno dirigendo verso l'anfiteatro.
Io mi appresto a lasciare il luogo: accarezzo e saluto la mia guida, che resta
in attesa dei nuovi visitatori.
Sono curiosissima. Vado spedita in biglietteria e chiedo a
un'addetta come si chiama il cane e se è stato addestrato per fare da guida. "Lilli, si chiama Lilli. No, nessuno
le ha insegnato!" L'addetta parla volentieri e con malcelato orgoglio.
"Ha imparato tutto da sola. È successo la prima
volta sette anni fa. Da non credere! Si fermò un pullman di bambini in visita:
lei si avvicinò e aspettò che tutti scendessero, per poi accompagnarli
all'anfiteatro e al museo."
Mentre la conversazione con Valentina Marrone, l'addetta, si
snoda, i due turisti hanno lasciato l'anfiteatro e Lilli è tornata a sedersi
accanto alla biglietteria. Valentina la chiama: "Capisce
che stiamo parlando di lei!" Si rivolge a me: "Se sapesse tutta la
storia... Subito dopo di lei è arrivata un'altra cagna: la Sciasciona.
Tra loro non correva buon sangue. Lilli l'abbiamo fatta sterilizzare, mentre
l'altra è rimasta incinta. Quando ha partorito due bellissimi cuccioli, le è
venuta un'emorragia. L'abbiamo trovata sotto un albero, moribonda. Abbiamo
chiamato subito il veterinario che l'ha portata in clinica. I due cuccioli sono
andati con lei. È guarita, è tornata a casa con i figli, che però successivamente sono stati rubati. Da quel momento Lilli e
la Sciasciona sono diventare vere amiche: entrambe
senza figli e con interessi in comune, ora si fanno buona compagnia." Il servizio di guida resta comunque una prerogativa
di Lilli. "La Sciasciona non ha mai voluto
imparare, anche se Lilli le ha insegnato, così come ha insegnato a tanti altri
cani che sono venuti qui. Guardi,
ecco dov'è la Sciasciona!" Me la indica,
sdraiata accanto a un'automobile. Dorme: nonostante una certa insistenza
con cui Valentina la chiama, non accenna svegliarsi.
Saluto la mia interlocutrice, che mi porge la mano. "Le ho raccontato la storia in sintesi. Sa, vorrei che
tutti la conoscessero: Lilli se lo merita! E anche la Sciasciona, dopotutto."
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L'anfiteatro
campano di Santa Maria Capua Vetere.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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I sotterranei dell'anfiteatro campano di Santa Maria
Capua Vetere.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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Lilli
mi accompagna lungo i sotterranei dell'Anfiteatro di
Santa Maria Capua Vetere.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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Lilli
attende.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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Lilli
attende due turisti che stanno sopraggiungendo.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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Lilli presso la biglietteria dell'Anfiteatro di Santa Maria Capua
Vetere, al termine del suo giro.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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La
Sciasciona.
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Foto Gloria Chiappani Rodichevski
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