Cities - Places visionaires

28 settembre ‑ 16 ottobre 2009

Gabriele Basilico, Berlino, 2000, 200 x 100 cm.

Courtesy Studio la Città - Verona

Mostra a cura di Camilla Boemio

Presso Auditorium Arte

Auditorium – Parco Della Musica

Viale Pietro De Coubertin, Roma

Telefono: Auditorium 06.80241436 - LAC 06.3333390  – Ass. Arte Contemporanea Fabrizio Orsini 328.7187678

Orario:

giorni feriali 17.00 – 21.00 sabato e domenica 11.00 – 21.00

Inaugurazione:

Lunedì 28 settembre 2009 alle ore 18.00

Catalogo realizzato dalla Festa dell'Archittetura 

Artisti: Gabriele Basilico, Damir Ocko, Dmitry Gutov, Marco Zanta, Michael Wolf, Stefano Graziani, Peter Schloer

Organizzazione:

Associazione Arte Contemporanea – Laboratorio Architettura Contemporanea  – evento off della Festa dell’Architettura

www.camillaboemio.com

blog http://aniconics.splinder.com

http://www.auditorium.com/it/auditorium/spazi-sale/auditorium-arte

Ingresso libero

 

La prima mostra della rassegna Luce-forma/visioni urbane,ideata da Daniela Pastore, promossa dal Laboratorio Architettura Contemporanea, in collaborazione con la Festa dell'Architettura, curata da Camilla Boemio, “Cities – places visionaires” affronta il tema dell'Architettura indagando panoramiche poliedriche di città internazionali – scorci emozionali, progettuali – riscoprendo la città come protagonista assoluta di panoramiche inedite sempre in fermento di cambiamento e metamorfosi strutturale nella prospettiva del concetto di non luogo.

Un viaggio nella contemplazione e nell’esplorazione urbana

Alla collettiva partecipano alcuni dei più famosi fotografi europei che hanno dedicato la propria ricerca artistica al paesaggio industriale e le aree urbane, con accenni e scelte inedite: Gabriele Basilico, Marco Zanta, Michael Wolf, Stefano Graziani e Peter Schloer.

Doppia chiave di lettura del concetto analizzato con un attenzione alla video arte con vari lavori, di due dei più interessanti video artisti internazionali degli ultimi anni, che hanno reinterpretato il tema delle architetture urbane: Damir Ocko con “The end of the World” (2007), Shaun Gladwell con “In a station of the Metro” (2006) e Dmitry Gutov  .

La serie esposta di Marco Zanta è “Urban Europe”.

Le serie esposte realizzate da Michael Wolf sono: “Architecture of Density” e “Transparent City”.

La fusione di linguaggi espressivi diversi, l'esplorazione interdisciplinare e la possibilità di interagire con personalità del mondo dell'arte e della cultura su temi di grande attualità sono la formula delle Festa dell'Architettura e delle mostre d’ Arte che si rivolgono alle pratiche più avanzate delle creatività contemporanea nell'ambito delle arti visive e della fotografia.

La mostra è un preview della Festa dell'Architettura, che avrà il suo fulcro ad Aprile del 2010.

L'Opening della mostra sarà nello stesso giorno della presentazione, all'Auditorium, della Festa dell'Architettura.

Collaborazione con le gallerie: Bugno Art Gallery - Venezia, Zonca & Zonca - Milano , Studio La Città – Verona, Nina Lumer – Milano, Gallery Tiziana di Caro, Salerno - Bernhard Knaus Fine Art, Frankfurt.

 

(…) Una protagonista assoluta: la città.

Un'analisi a Roma.

Una versione poliedrica che abbraccia varie capitali europee, fino ad addentrarsi in Russia.

Una visione documentaristica, il cui stile “deadpan” (- impassibile) estetico descrive i soggetti: il paesaggio e l'architettura in modo minuzioso e realistico.

La fotografia inizia ad avere una rinnovata freschezza e un'opportunità dopo una forte concentrazione ed attrazione da parte della critica e dei Musei, negli anni ‘ 80, nei confronti della pittura.

I primi anni novanta incentivano la fotografia che viene esposta, in crescente numero, nei nuovi centri d’ arte e nelle gallerie.

I soggetti di queste fotografie sono: panoramiche di fabbriche dismesse, industrie, ambienti architettonici, magazzini, porti, vedute cittadine, non luoghi seriali che accumunano periferie diverse: dai bonlieux di Parigi, a Los Angeles a Milano.

L'estranietà ed il cambiamento analizzati con cura tassonomica.

Il deadpan estetico ha una matrice germanica – da non sottovalutare l'analisi e il retaggio storico della pittura paesaggistica fiamminga e tedesca (per citare un artista, Albrecht Durer) del XVI secolo, che evidenziava e seguiva una forma realistica di rappresentazione.

Genitori di questa prole di analitici fotografi sono Bernd e Hilla Becher, che sono stati e continuano ad essere influenti parametri della definizione delle deadpan della fotografia contemporanea.

Una fotografia che “regna” sovrana nei Musei Internazionali sdoganando un linguaggio ritenuto fin troppo  subalterno.

La mostra “Cities – places visionaires” vuole riportare l'attenzione sulla città e le architetture – spaziando fino alla video arte – riproponendo e stimolando il dibattito sulla città del futuro in un momento nel quale le trasformazioni sono in atto; e in questo l'Italia soffre di una mancanza di spinta verso il rinnovamento e il cambiamento.

“Cities” vuole fare sognare il visitatore – perché le mostre – come il cinema devono permettere di aprire ponti all'immaginario,  offrendo vedute sconosciute e ricchezze impalpabili.

Tanti artisti, stili poliedrici messi a confronto, per dare una visione nella contemplazione e nella esplorazione urbana; con accenni e scelte inedite, da:  Damir Ocko  a Gabriele Basilico, Dmitry Gutov, Marco Zanta, Stefano Graziani, Maurizio Galimberti, Peter Scholor. (…)

 

Camilla Boemio (www.camillaboemio.com/mnemosyne.html/) è curatrice, critica d’arte contemporanea e blogger (http://aniconics.splinder.com)

 

MEDIA PATNERS:

EQUIPéCO

 

PATROCINI:

Comune di Roma

Festa dell'Architettura

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