Intervista ad Alberto Casiraghi, fondatore della casa editrice Pulcinoelefante

5 settembre 2009

Alberto Casiraghi è poeta, pittore, ex liutaio, violinista, ma soprattutto padre di Pulcinoelefante, la casa editrice di Osnago, nel lecchese, da lui fondata e nella quale si stampa esclusivamente a caratteri mobili.

Sulle pagine di Morfoedro ho avuto modo di parlare diffusamente della Pulcinoelefante, di Casiraghi e della sua ultima opera uscita per Hestia editrice: Distrazioni e Giraffe. Aforismi e riflessioni sul tempo che corre. Rimando a quelle pagine per completezza di informazioni. Qui riporto parte della conversazione che si è svolta fra noi, nella quiete della sua casa.

Il profilo attento di Alberto Casiraghi.

© Foto Gloria Chiappani Rodichevski

Perché nel XXI secolo un editore stampa a caratteri mobili?

È una scelta di poesia.

Questa scelta la sostieni anche in altri modi?

Stampando soprattutto poesia e ciò che alla poesia è più affine: gli aforismi. Pubblicando solo gli autori che mi interessano. Facendo tirature limitate. Gestendo la mia casa editrice senza computer. Sentendomi privilegiato per la vita che conduco.

Com'è la distribuzione di Pulcinoelefante?

Qualche libraio ha le mie produzioni, ma soprattutto esse sono oggetto di mostre.

Dove?

Ovunque: Italia ed estero. La scorsa settimana, ad esempio, ero a Lugano con Philippe Daverio.

Mi regali un ricordo?

Suggestioni di casa Pucinoelefante.

© Foto Gloria Chiappani Rodichevski

Le mostre di Saratov e di Mosca, avvenute durante l'ultimo anno del governo di Gorbacev. Diedero persino un concerto in mio onore, nel teatro di Saratov, che è una Scala in piccolo. C'erano i velluti strappati e il pavimento non spazzato: metteva tristezza il fatto che nessuno se ne occupasse. Il giorno prima mi chiesero che cosa desideravo ascoltare. Scelsi Brahms e i musicisti lo studiarono per me, dato che non faceva parte del loro repertorio. Il giorno dopo mi godetti il concerto nel teatro vuoto: eravamo solo i musicisti, l'interprete e io. Il violoncello era uno strumento stupendo e io pregai l'interprete di riferire questo mio pensiero. Si interessarono subito al mio giudizio e mi domandarono la ragione della mia competenza. Saputo che ero anche liutaio, mi proposero di trasferirmi nella loro città per lavorare proprio come liutaio: avevano bisogno di una figura come la mia.

A proposito di musica, tra le presenze musicali nei tuoi "pulcini" c'è Vincenzo Zitello. E a proposito di aforismi lui ha intitolato un suo CD Aforismi d'arpa.

Vincenzo è un amico. Sì, abbiamo fatto un libretto, insieme: Sono.

I tuoi non sono solo libri, ma veri e propri oggetti di culto.

Suggestioni di casa Pucinoelefante.

© Foto Gloria Chiappani Rodichevski

Sono libretti di pochissime pagine e a tiratura limitata, contenenti un'opera visiva quasi sempre originale. I nomi degli autori (poeti e pittori) sono grandi. Eccone qualcuno: Allen Ginsberg, Ezra Pound, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Fernanda Pivano, Mario Luzi, Bruno Munari, Enrico Baj. E la grande Alda Merini, di cui ho stampato 1500 titoli.

Dimmi di lei.

La conobbi all'inizio degli anni Novanta. Avevo letto un suo aforisma che mi aveva profondamente colpito e desideravo stamparlo. Ovviamente non stampo nulla senza il consenso dell'autore. Ricordo che chiesi a un mio amico: "Se stampo qualcosa di suo, la Merini si offenderà?" Lo feci: la nostra amicizia dura ancora. Per lei produco un libretto alla settimana: è una specie di esercizio tra me e lei.

Nel tuo Distrazioni e Giraffe. Aforismi e riflessioni sul tempo che corre hai scritto: "Alda Merini è un fiume pieno di correnti."

Io la conosco anche nelle virgole! Se si conosce un poeta solo attraverso i suoi libri è poco.

Questo mi pare in linea con la tua filosofia editoriale.

Sì. I miei libretti non sono solo parole e immagini messe su carta: sono oggetti vissuti perché dietro ad ognuno di essi c'è un incontro particolare. Da me vengono persone strepitose, nascono amicizie... Ogni incontro è una storia, un ricordo. Potremmo parlare di antropologia dell'editoria.

Suggestioni di casa Pucinoelefante.

© Foto Gloria Chiappani Rodichevski

Raccontami un oggetto della tua Wunderkammer (la tua casa è un'affascinante Wunderkammer).

Vedi questi disegni incisi su legno? Per apprezzarne i dettagli e le linee sottilissime occorre cospargerli di borotalco: ecco due rosoni, mentre quella è la riproduzione in miniatura di un'opera di Dürer. Sono opera di un artista eccellente e sono unici al mondo.

Ci lasciamo con un aforisma, il genere a te tanto caro?

Da Distrazioni e Giraffe: "Scrivo aforismi perché i pensieri lunghi si accavallano l'uno sull'altro."