Il Balletto? È punto net

13 maggio 2009

Da sinistra: Andrea Piermattei, Andrea Boi e Massimiliano Volpini.

© Foto Balletto.net

Ormai è diventato un punto d'incontro e di riferimento per quanti amano la danza, www.balletto.net, il sito fondato da tre scaligeri: Andrea Boi, Andrea Piermattei e Massimiliano Volpini. Mi interessava saperne di più, così ho contattato Piermattei e ci siamo dati appuntamento a casa sua.

Quando la porta si apre vengo accolta da Andrea, da Brigida Bossoni ‑ entrambi del Corpo di ballo del Teatro alla Scala – e dai loro splendidi figli: Diego, di quattro anni, e Anita, di sei mesi.

Ci accomodiamo nello studio e la conversazione ha inizio.

Quando e come è nata l'idea di creare un sito sulla danza?

Dalla registrazione del dominio sono passati 11-12 anni. Devo dire che il sito è nato per gioco e non pensavamo che sarebbe diventato un punto di riferimento. Carezzavo l'idea di creare un sito che riguardasse la danza, ma non avevo alcuna idea su come realizzarlo. Pensai che si potesse partire da una raccolta di link ai migliori siti di danza.

Invece?

Invece abbiamo portato la nostra vita di ballerini e raccontato la danza dall'interno. Abbiamo proposto interviste a Roberto Bolle, Marco Pierin, Luciana Savignano, usando Internet come mezzo di divulgazione. Alla danza, infatti, non si concede lo spazio che si merita. Viene, infatti, considerata un mondo riservato a pochi eletti, ma non è così: è un'arte per la massa perché rappresenta la nobilitazione di un istinto primordiale.

E dopo le interviste?

Ogni giorno abbiamo inventato qualcosa. Le idee erano tantissime: 1000 ne nascevano, 800 ne bocciavamo, su 200 ci lavoravamo, 80 risultavano buone e 3 le realizzavamo! Man mano che procedevamo nella realizzazione del sito, aumentavano le sfide con il computer. Passavamo le nottate a lavorare sulle nostre idee. Successivamente cominciammo a creare siti per altri ballerini: Roberto Bolle, Marta Romagna, Mick Zeni…

E poi è stato creato il forum che ha avuto tanto successo da essere diventato un luogo di ritrovo, di confronto, di discussione a volte anche piuttosto accesa. Da un certo punto di vista c'è sfuggito di mano.

Attraverso il sito si può anche accedere al negozio di articoli di danza.

Nel nostro periodo più creativo mettemmo a punto una linea di abbigliamento per ballerini con il marchio Balletto.net, che ebbe molto successo. In seguito, per svariati motivi, abbiamo cessato il nostro marchio e ora diamo un servizio come punto vendita di altri marchi.

Le ultime novità di Balletto.net?

Tra le ultime proposte ci sono le videointerviste. La prima è stata un'autointervista, sai per vedere come andava il genere… In questi giorni dovremmo intervistare Marta Romagna, che è a casa con il pancione.

Chi e come si decide che cosa pubblicare su Balletto.net?

Decide la redazione, in modo molto democratico, attraverso un sistema di votazioni.

Andrea, so che – oltre la danza ‑ c'è un'arte a cui ti dedichi: la fotografia.

Sì: fa parte del mio desiderio di creatività.

Vorrei concludere con una domanda sulla danza dei "corpi lesi". In Balletto.net avete ospitato un'intervista a Simona Aztori, la ballerina senza le braccia.

Quelle sono indubbiamente lezioni di vita gigantesche. Dopo le quali uno dice: tappiamoci la bocca e non diciamo più niente.

Ricordo che, da bambino, non avevo alcuna difficoltà a parlare con il corpo, ma quando ho preso coscienza della capacità dialettica del mio corpo, paradossalmente mi sono sentito bloccato nell'espressività. Simona, invece, ha vinto le sue paure e il possibile senso d'inadeguatezza. Questa forza è grandiosa. Chapeau!