Percorrendo un disco dal fine al capo

Al Minimal Harp di Floraleda Sacchi

Quarta di copertina

Flora ausculta,

muta d'occhi che parlano.

Nyman

un'arpa

solitaria e tersa

Machajdik

Insonne

è il sottinteso fondante dell'autunno.

Ligeti

Un tempo era valzer il tempo del valzer!

Pärt

Incedere greve. E sempre eguale.

Campogrande

irriverenti gioie

Figura intercalare

un braccio

e la sua ciocca

Glass

Rammento

i gesti frenetici di Carolyn

ai piedi del ricordo.

Cowell

Riposo

sul cuscino delle nebbie di Manaunaun.

Cage

stanze minime di serici kimono

Harrison

I

L'arpa è minimale nel suo splendore

e Flora è all'arpa.

Minimo è il flettersi

minimo

il tintinnio dei sonagli alle caviglie

Flora che danza.

II

Flora è bella quando si flette di suoni all'arpa.

E il suono è a Flora. Il suono. Il sogno.

III

Minimalista

diviene

quando è più che sogno.

Prima di copertina

Flora cammina a sciolti capelli

e gambe febbricitanti nella luce.

 

Oso le sfere.

Custodia

È il sogno fatto minimale

che custodisco

nell'avvolto carminio, e carezzante la scarpa che si posa.

 

Minimal Harp, un CD frutto del progetto di Floraleda Sacchi.

Immagine in quarta di copertina del libretto.