Warhol ‑ Beuys. Omaggio a Lucio Amelio

Milano, Fondazione Antonio Mazzotta ‑ dal 16 novembre 2007 al 30 marzo 2008

Con il patrocinio di Ministero per i Beni e le attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Regione Lombardia/Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Regione Campania/ Assessorato alla Cultura, Comune di Napoli, Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano, Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano, Goethe Institut – Mailand La Fondazione Antonio Mazzotta in collaborazione con la Fondazione Amelio – Istituto per l’Arte Contemporanea di Napoli e la Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici di Caserta e con il sostegno della Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei e del Comune di Milano/Assessorato alla Cultura e presentano la mostra "Warhol ‑ Beuys. Omaggio a Lucio Amelio".

 

Partendo da una data, il 1980, e dall’incontro a Napoli delle due “Grandi Anime” dell’arte contemporanea, il tedesco Joseph Beuys e l’americano Andy Warhol, il curatore Michele Bonuomo ha ideato una mostra che rappresenta un omaggio al fautore di questo incontro storico, il gallerista Lucio Amelio. Nei suoi circa trent’anni di attività (1965-1994), Amelio fece della propria galleria napoletana un punto di riferimento imprescindibile per tutti i protagonisti del panorama artistico internazionale, una fucinalaboratorio dalla quale sono scaturiti alcuni degli esperimenti e delle ricerche più significativi nel panorama dell’arte contemporanea degli ultimi decenni del XX secolo. Il lavoro “italiano” di Warhol e Beuys - oltre a una serie di fotografie, documenti e opere di altri grandi nomi della contemporaneità che hanno fatto parte della storia della galleria napoletana di Amelio – saranno i protagonisti di questa mostra che si prospetta come il grande avvenimento artistico dell’inverno milanese.

Le opere

La mostra rende omaggio a Lucio Amelio (Napoli, 1931-1994) attraverso 92 opere, di cui 30 di Warhol, 42 di Beuys e 20 di altri artisti, esemplificando per difetto tutti quei protagonisti dell’arte internazionale che avevano scelto la sua galleria napoletana quale luogo d’eccellenza per scambi di idee e di sperimentazioni. Si parte da una data, il 1980, segnata dall’incontro storico tra Warhol (Pittsburgh, 1928 - New York, 1987) e Beuys (Krefeld, 1921 - Düsseldorf, 1986), e dal successivo avvio del processo creativo di Terrae Motus. In questo contesto nascono alcune tra le principali opere dei due artisti, molte delle quali presenti alla mostra, come le grandi tele eseguite da Warhol con i ritratti di Beuys, di Amelio e di altri personaggi napoletani, la serie dei Vesuvi dell’artista americano, e diverse azioni, partiture, sculture e installazioni di Beuys, a partire da La rivoluzione siamo Noi del 1971, Vitex agnus castus del 1972, Il thè di Bruno Corà per la lotta continua vera del 1975, Diagramma Terremoto del 1981, Capri – batterie e il Progetto per Palazzo Regale, entrambi del 1985. Alla Fondazione Antonio Mazzotta saranno inoltre esposte alcune opere fondamentali della collezione Terrae Motus, ora custodita alla Reggia di Caserta, quali il trittico Fate presto (1982) di Warhol, ispirato alla pagina del quotidiano “Il Mattino” all’indomani della tragedia, e l’installazione di Beuys Terremoto in palazzo (1981).

L’installazione di Beuys verrà esposta a Milano insieme ad alcuni dei progetti e delle partiture con cui Beuys la presentò nel febbraio del 1981.

La presenza di questi pezzi provenienti da Caserta costituisce un evento di per sé unico, reso possibile dalla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Provincia di Caserta. La collezione venne infatti esposta nella sua completezza solo una volta, nel 1987, al Grand Palais di Parigi, con ottanta opere di sessantacinque artisti, mentre successivamente a questa data fecero la loro comparsa soltanto alcune opere singole in sporadiche occasioni. In particolare Terremoto in Palazzo viene prestato per la prima volta in Italia dopo la mostra parigina.

Dalla collezione Terrae Motus verranno anche prestate i significativi contributi di Anselm Kiefer, Robert Mapplethorpe, Gerhard Richter, a cui si aggiungeranno lavori di grande impatto realizzati per Lucio Amelio da Miquel Barcelò, Mario Ceroli, Bruno Di Bello, Nino Longobardi, Otto Muehl, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Ernesto Tatafiore.

La selezione delle opere è completata dall’inserimento di alcuni oggetti feticcio, quali un paio di stivali rossi di Warhol, un prototipo di macchina fotografica Polaroid regalato da Warhol a Jodice e un tovagliolo con un disegno di Rauschenberg.

Una sezione fotografica documenterà l’incontro dei due artisti e altri avvenimenti salienti della galleria di Amelio in quegli anni, attraverso gli scatti di Ferdinando Scianna, Mimmo Jodice, Peppe Avallone, Bruno del Monaco e Fabio Donato.

La poliedricità del personaggio Amelio verrà inoltre messa in luce da una selezione di film originali cui il gallerista prese parte come attore, oltre due documentari/intervista di Mario Franco (Ma l’amore no. Ricordando Lucio Amelio, 2004) e di Mario Martone (Terrae Motus, 1993) realizzato negli ultimi mesi antecedenti alla scomparsa del gallerista (1994).

Le opere provengono da collezioni pubbliche (Reggia di Caserta; Museo MADRE, Napoli; Intesa Sanpaolo ecc.) Il catalogo edito da Mazzotta, oltre a illustrare a colori tutte le opere in mostra, raccoglie testi del curatore Michele Bonuomo, di Achille Bonito Oliva, di Francesco Durante, di Roberto Ciuni e un intervento di Bruno Corà. Immagini, documenti e un ricco apparato bio-bibliografico a cura di Paola Santamaria completeranno il volume.

Sezione didattica

Le iniziative della Sezione didattica rivolte alle scuole permetteranno di familiarizzare con alcuni grandi artisti del Novecento facendo riflettere gli studenti sul ruolo dell'arte come processo creativo che può diventare universale strumento di sensibilizzazione delle coscienze su tematiche sociali, ambientali, politiche che riguardano indistintamente tutta l’umanità.

Verranno proposte come di consueto visite guidate, anteprime per insegnanti e laboratori per i più piccoli.

Per informazioni: Segreteria didattica tel. 02.86912297, orario 10-15 dal lunedì al venerdì (segreteria@mazzotta.it).

 

Infine

Musica, Arte, Letteratura saranno protagonisti di eventi dedicati in particolare al mondo giovanile, che accompagneranno la programmazione della Mostra soprattutto nel 2008.

Orari: 10-19,30; martedì e giovedì 10-22.30

Biglietto d’ingresso: intero € 8,00; ridotti € 6,00/4,50 (la biglietteria chiude 45 minuti prima)

Infoline e prenotazioni: 02/54913

Prevendite: circuito Ticket.it, filiali BPM

Prevendita internet: www.ticket.it/mazzotta

Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta

250 pagine, 100 illustrazioni a colori e 150 b/n

Euro 39,00 in libreria, 29,00 in mostra

Fondazione Antonio Mazzotta - www.mazzotta.it

tel. 02.878197-878380, fax 02.8693046

Organizzazione: Raffaella Resch, raffaella.resch@mazzotta.it

Marketing: Stefano Sbarbaro, stefano.sbarbaro@mazzotta.it

Gruppi, didattica e visite guidate: 02/86912297, orario 10-15 dal lunedì al venerdì, segreteria@mazzotta.it