Ruggero Lannino, dodicenne del Coro di Voci Bianche del Teatro Massimo di Palermo

Dicembre 2005. Lilli Alù, responsabile degli Affari Generali del Teatro Massimo di Palermo e del coordinamento del Coro di Voci Bianche e dei Piccoli Danzatori della Fondazione, ha ascoltato per Morfoedro i componenti del Coro di Voci Bianche parlare della loro passione per il canto.

La passione per il canto, mi ha raccontato mia madre, l’ho avuta sin da piccolo quando cantavo tutte le canzoni che ascoltavo.

Nel settembre del 2001, mia madre mi iscrisse all’audizione per entrare nel Coro di Voci Bianche del Teatro Massimo. Io non conoscevo bene la musica, sapevo solo cantare alcune strofe di brani musicali, ma sono stato preso con il voto di 8,50. Ero incredulo… eppure così cominciò la mia avventura nel Coro. Adesso ne faccio parte da 4 anni ed il primo spettacolo a cui partecipai era il Concerto di Natale con Amii Stewart nel dicembre 2001.

Quando entrai per la prima volta in palcoscenico ero felicissimo e molto emozionato e, nel momento stesso in cui cantai davanti al pubblico, provai delle sensazioni indescrivibili.

Durante la mia permanenza nelle Voci Bianche ho avuto due maestri con i quali ho avuto l’opportunità di migliorarmi fino a cantare da solista, perciò sono loro infinitamente grato.

Quest’esperienza mi ha fatto scoprire la musica, il teatro e, soprattutto, la bellezza del canto. Per me la musica, oltre che un mezzo per esprimere il proprio stato d’animo, è un’arte e come tale deve essere rispettata. Non so se in futuro continuerò a cantare. Per ora mi godo quest’esperienza che sarà difficile dimenticare.