Roberta Lacca, quindicenne del Coro di Voci Bianche del Teatro Massimo di Palermo

Dicembre 2005. Lilli Alù, responsabile degli Affari Generali del Teatro Massimo di Palermo e del coordinamento del Coro di Voci Bianche e dei Piccoli Danzatori della Fondazione, ha ascoltato per Morfoedro i componenti del Coro di Voci Bianche parlare della loro passione per il canto.

Sin da piccola la musica ha fatto parte della mia vita, per cui la mia passione per il canto non è mai iniziata ma è nata con me. Nel corso degli anni il mio interesse per la musica si è sviluppato ulteriormente ed ho cominciato a studiarla. Questa passione mi ha portato a cercare di approfondire la materia ed i suoi vari aspetti fino a quando mi si è presentata l’opportunità di partecipare all’audizione delle Voci Bianche del Teatro Massimo. Devo dire che fin dall’inizio mi sono trovata bene sia con il maestro sia con i compagni e non ho avuto nessuna difficoltà ad inserirmi in un ambiente che per me, comunque, era nuovo.

Ho imparato e scoperto tante cose nuove da quando ho cominciato e ricordo ancora l’emozione profonda provata la prima volta che ho calcato la scena. Non credevo che sarei mai stata capace di fare tanti sacrifici per riuscire a raggiungere l’eccellenza nell’interpretazione di un’opera. La prima alla quale ho partecipato è stata La Bohème e devo dire che, mentre cantavo, mi sono sentita molto soddisfatta ed orgogliosa di far parte del Coro. Spero, quindi, di continuare questo percorso che mi sta dando tanto, in quanto studiare canto mi piace e mi gratifica. Non ho pianificato il mio futuro al riguardo. Momentaneamente il mio impegno ed il mio interesse sono rivolti alla musica e al canto. È chiaro che desidero realizzarmi ma tutto dipenderà dall’evolversi degli eventi.