Marco Corrao, undicenne dei Piccoli Danzatori del Teatro Massimo di Palermo
Dicembre 2005. Lilli Alù, responsabile degli Affari Generali del Teatro
Massimo di Palermo e del coordinamento del Coro di Voci Bianche e dei Piccoli
Danzatori della Fondazione, ha ascoltato per Morfoedro i Piccoli Danzatori
parlare della loro passione per la danza.
Marco
Corrao
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La passione per la danza l’ho avuta sin da piccolo ma ho
iniziato quando avevo cinque anni. Ho conosciuto i Piccoli Danzatori attraverso
mia cugina che ne faceva parte e quando la vedevo volteggiare sulle punte mi
sono promesso che volevo pure io far parte di quel mondo pieno di musica e di
colori.
La mia prima esperienza in palcoscenico è avvenuta dopo due
anni che frequentavo la scuola di danza da cui provengo. Era il saggio di fine
corso, al quale erano invitati genitori e parenti. Forse per destino quel
teatro si chiamava “Al Massimo”, che si trova proprio a sinistra del nostro
monumentale Teatro Massimo. L’emozione è stata immensa, specialmente quando si
è alzato il sipario e mi sono sentiti gli occhi di tutti posati su di me.
Il rapporto con il mio maestro è ottimo e più che un maestro
è un vero amico. Con i miei compagni sono molto affiatato e ci rispettiamo
tutti in modo sincero.
Quest’esperienza mi ha fatto conoscere un mondo fantastico
che sconoscevo e qui ho scoperto che la musica è vita. Spero che il mio futuro
sia anche danza perché questo mondo mi ha rapito e mi affascina molto. Per me
la danza è manifestare le proprie emozioni e, attraverso il ballo, il movimento
del corpo che si adegua alla musica.
Il mio sogno nel cassetto è quello di poter danzare su
palcoscenici più importanti del mondo ad iniziare proprio dal nostro Teatro
Massimo.
Marco Corrao ha partecipato al progetto "I Piccoli Danzatori del Teatro Massimo
leggono".